Esaurito
Descrizione
Questo importante libro sostiene una verità fondamentale e cioè che i quattro Vangeli sono basati sulla testimonianza oculare di coloro che personalmente conobbero Gesù. Il celebre studioso di Nuovo Testamento, Richard Bauckam, sfida l'affermazione secondo cui il resoconto della vita di Gesù cominciò a diffondersi come "tradizione di una comunità anonima", affermando invece che esso fu trasmesso "nel nome" dei testimoni oculari. Per sostenere questo punto controverso, Bauckham pone l'enfasi su evidenze letterarie interne, l'uso di nomi propri della Palestina del primo secolo, e sui recenti sviluppi nella comprensione della tradizione orale. Gesù e i testimoni oculari prende in considerazione anche le ricche risorse dei moderni studi sulla memoria, in particolar modo in psicologia cognitiva, rifiutando le conclusioni dei critici e richiamando gli studiosi di Nuovo Testamento ad attuare un taglio netto con questa lunga e dominante tradizione. Alla fine Bauckham sfida il lettore a metter fine alla classica divisione tra il "Gesù storico" e il "Gesù della fede", proponendo invece il "Gesù della testimonianza" così come è presentato dai Vangeli. La presente opera è innovativa e sarà apprezzata da studiosi, studenti e da chiunque voglia comprendere le origini dei Vangeli.Richard Bauckham è professore emerito di Nuovo Testamento presso l'Università di St. Andrews, in Scozia e senior scholar a Ridley Hall, Cambridge. Membro sia della British Academy e della Royal Society di Edimburgo. In italiano è stato pubblicata La teologia dell'Apocalisse (Paideia) e Indagine su Gesù (Piemme).
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DETTAGLI DI «Gesù e i testimoni oculari»
Tipo
Libro
Titolo
Gesù e i testimoni oculari
Autore
Bauckham Richard
Editore
GBU
EAN
9788896441145
Pagine
721
Data
maggio 2011
Altezza
21,5 cm
Larghezza
13,7 cm
Collana
REALIA
Recensioni di riviste specialistiche su «Gesù e i testimoni oculari»
In questo volume, vincitore in Inghilterra del premio Ramsey 2009 come libro teologico dell’anno, l’Autore (docente emerito di studi neotestamentari alla St. Andrews University in Scozia) tenta di superare la classica dicotomia fra “Gesù della storia” e “Cristo della fede”, enucleando – a partire dalle fonti scritte (i vangeli) – la narrazione dei testimoni oculari dei fatti (il resoconto originario).
Tratto dalla rivista Concilium n. 4/2011
(http://www.queriniana.it/rivista/concilium/991)
Il «Gesù della fede» e il «Gesù della storia» sono, in questo voluminoso saggio, superati nella loro classica dicotomia. L’a., muovendo dai testi evangelici del NT ed esplorando, ricostruendola, la stratificazione delle fonti, riesce nell’obiettivo prefissato: spiegare la narrazione di testimoni oculari dei fatti che avvennero più di 2.000 anni fa in Israele. L’annuncio della buona Novella, pertanto, si fonda sui racconti di persone direttamente coinvolte nei fatti. Grazie ai testi patristici e ai realia, ovvero dalla frequentazione di repertori epigrafici e archeologici, si aprono sotto gli occhi del lettore nuove piste che mettono in crisi conclusioni troppo presto ritenute definitive.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2011 n. 18
(http://www.ilregno.it)
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