Citazione spirituale

Un ordo missae monastique: Cluny, Cîteaux, la Chartreuse

di

Tirot Paul


Copertina di 'Un ordo missae monastique: Cluny, Cîteaux, la Chartreuse'

EAN 9788886655361

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Tipo Libro Titolo Un ordo missae monastique: Cluny, Cîteaux, la Chartreuse Autore Editore CLV Edizioni Centro Liturgico Vincenziano EAN 9788886655361 Pagine 118 Data gennaio 1981 Peso 190 grammi Collana Bibliotheca Ephemerides Liturgicae. Subsidia
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il 26 febbraio 2016 alle 00:33 ha scritto:

Questo è un volume davvero imperdibile, nel senso che è uno di questi gioielli che di solito rimangono sconosciuti da una gran parte del pubblico.

Ma si tratta di un'opera imprescindibile per la conoscenza dello sviluppo liturgico nell'Occidente medioevale: la descrizione dei riti della Messa in ciascuna delle tre liturgie studiate (quella di Cluny, quella di Cîteaux e quella della Chartreuse) viene fatta in maniera estremamente chiara e semplice - si potrebbe dire, a volte un po' troppo semplice, ma la verità è che la documentazione non permette un'approfondimento maggiore nei dettagli, come peraltro fa notare lo stesso autore nella sua discussione delle fonti -, mentre al contempo si tracciano le origini degli elementi più significativi sia nella liturgia papale degli Ordines Romani che negli sviluppi e sostrati Gallicani; al contempo, un'analisi diacronica di queste stesse liturgie permette, seppur in maniera a volte soltanto accennata, di osservare i cambiamenti che subì ciascuna di esse lungo i secoli medioevali.

È pure lodevole l'ampia presentazione documentale e bibliografica presentata all'inizio delle singole sezioni, che permette di avere conoscenza di tutte le fonti utilizzate dall'autore. In un certo senso, è questo l'elemento più prezioso dell'intero volume.

Se si dovrebbe fare riferimento a un qualche difetto nel contenuto, mi limiterei a signalare la (a mio avviso spiacevole) assenza de un confronto più profondo - lasciando perdere alcuni dettagli, come ad esempio le "apologie" di certi momenti della Messa - di queste liturgie monastiche con il complesso delle liturgie diocesane della Francia ed altre parti dell'Europa contemporanea. Non mi pare però questi un difetto assai grave, poiché non sminuisce il rigore nella portata del vero obiettivo dell'opera, cioè la descrizione dei riti liturgici dei sopraddetti ordini monastici.

Come ultima valutazione personale, direi che si tratta di un libro altamente raccomandabile per chiunque abbia un interesse genuino nella storia della liturgia romana in quel momento essenziale che furono i secoli centrali del Medioevo. E soprattutto offre una descrizione obiettiva e serena, che permette osservare l'evoluzione della liturgia occidentale e valutarne l'impianto andando oltre gli (spesso sterili) dibattiti sulla riforma nel Novecento