C’è un filo d’oro che cuce insieme tutti gli aspetti più alti della civiltà dell’Occidente, un filo costituito da un concetto semplicissimo, eppure mirabile: è una proporzione geometrica, un legame fra due lunghezze, che, per le sue straordinarie proprietà, ha ricevuto il nome di “sezione aurea”.
La sezione aurea si ritrova come principio ispiratore di armonia e simmetria in tutte le arti figurative, nella musica e dalle riflessioni su di essa è nata la stessa filosofia occidentale.
Questo straordinario libro di Matila Ghyka, che ha effettivamente riportato il “Numero d’Oro” sul proscenio del pensiero contemporaneo, ci insegna come recuperare il perduto senso dell’armonia. Nella prima parte spiega i concetti che gli antichi misero in gioco per tradurre la sezione aurea in uno strumento efficace per realizzare da un lato straordinarie creazioni artistiche, dall’altro per trarne profonde visioni intellettuali.
Nella seconda parte il libro ripercorre, in un meraviglioso viaggio nel tempo, le strade, spesso sotterranee e occulte, attraverso le quali quella che un tempo era una conoscenza segreta, velata dal più rigoroso segreto, è giunta fino a noi. E nel far ciò, mostra quanto peso abbia avuto la conoscenza della sezione aurea non soltanto nel sapere “profano”, ma anche e soprattutto in quello esoterico, vietato ai non iniziati. Grazie alla sua stupefacente dottrina, Matila Ghyka scioglie una serie infinita di misteri. Il suo libro è – oltre che un’altissima avventura intellettuale – anche una vera e propria “chiave a stella” che apre la porta su conoscenze finora impervie perché velate da un simbolismo lontano dai nostri modi di pensare, da riferimenti a cose che abbiamo dimenticato. Dopo la sua lettura anche testi all’apparenza difficilissimi, chiusi in un linguaggio impenetrabile, appariranno all’improvviso semplici come le grammatiche di un bambino.