Il «S. Tommaso» nei suoi primi quarant'anni di vita (1950-1990). Frammenti di storia, per non dimenticare uomini e cose
(Storia e profili)EAN 9788886212571
L’Autore, in questi «frammenti di storia» ricorda avvenimenti dei quali è stato protagonista, come afferma in Quasi una Prefazione: «La fonte principale, però, è stata la sua memoria, poiché degli avvenimenti narrati egli è stato molte volte magna pars, essendo stato presente al S. Tommaso dal 1951 ed avendovi svolto ruoli di responsabilità: 6 anni Direttore della Comunità (1974-80) e 10 anni Preside (1981-91)». Infatti «i documenti citati sono serviti per precisare accuratamente tempi e date» (pagina 11). Nella Presentazione mons. La Piana, descrive il contenuto dei singoli capitoli del volume, un «“memoriale” […] sui primi quarant’anni di vita dell’Istituto Teologico “S. Tommaso” di cui mi onoro di essere stato allievo, docente e preside» (p. 9). Il volume consta di due parti: la narrazione degli eventi (pp. 11-73) e le Appendici di documenti (pp. 75-154) ed illustra il passaggio dallo studentato salesiano all’Istituto aggregato alla Facoltà Teologica dell’UPS (Università Pontifica Salesiana) avvenuto nel 1985.
Sembra di dover ritenere che le basi del futuro sviluppo, a cominciare dall’affiliazione alla Facoltà Teologica del Pontificio Ateneo Salesiano di Roma (24 ottobre 1969), siano costituite specialmente «da un antico desiderio da parte dei salesiani» che «prende corpo subito dopo la Convenzione stipulata tra l’Ispettoria Salesiana Sicula, l’Arcidiocesi di Messina e la Provincia messinese del PP. Cappuccini», per la quale «determinante è stata l’opera di Mons. Francesco Fasola, servo di Dio e mio venerato predecessore, che volle tenacemente l’unificazione degli studentati esistenti» (mons. La Piana, p. 9). Il radicamento sul territorio, coordinato con l’attività della Congregazione Salesiana, ha permesso – e permette – lo svolgimento di un autentico servizio alla Chiesa, sia in Messina che in Sicilia e in Calabria. E questo radicamento ha ricevuto un forte impulso attraverso il Centro di Pedagogia Catechistica ora Centro di Pedagogia Religiosa, con la sua attività di formazione, di ricerca e di divulgazione. Fondamentali l’apertura ai laici, le iniziative culturali-religiose a raggio cittadino, la presenza del San Tommaso nel mondo universitario di Messina, il rapporto con la Conferenza Episcopale Siciliana, che hanno permesso di giungere finalmente all’Aggregazione alla Facoltà Teologica dell’UPS.
Il tentativo di approfondire i rapporti tra l’Ignatianum dei Gesuiti e il S. Tommaso dei Salesiani (pp. 25-33) delinea le due strade seguite: «dal 1959, i Gesuiti avevano inviato i loro studenti di Filosofia a Gallarate e dal 1966 quelli di Teologia alla Facoltà Teologica “S. Luigi” di Napoli»; e, «per coprire il vuoto che ne era conseguito, decisero, nel 1966, di aprire presso l’Ignatianum, un Corso di Pastorale, della durata di un anno, a servizio del Clero delle diverse Diocesi di Sicilia e della Calabria (Istituto di Pastorale)» (p. 26), che, successivamente, venne inserito nella Facoltà Teologica per l’Italia Meridionale (1972). Ma la debolezza dei Gesuiti consisteva nel fatto che un’eventuale «Aggregazione del S. Tommaso ad una Facoltà Teologica, con la possibilità di far conseguire la Licenza in Teologia, metteva in crisi l’Ignatianum e il suo Istituto di Pastorale, perché avrebbe ridotto l’afflusso di alunni che, in buona parte, provenivano dal S. Tommaso» (p. 27). Siamo di fronte ad uno spaccato documentato di storia di una Ispettoria salesiana, di una Chiesa e di un territorio, visto nel suo aspetto culturale e vissuto da un protagonista, condotto sul filo dello sviluppo istituzionale del “S. Tommaso”. Potrebbe essere ambientato nella storia complessiva locale sia della Congregazione salesiana, che della Chiesa di Sicilia, degli Ordini religiosi, ivi presenti, e delle Istituzioni culturali sia civili che ecclesiali.
Tratto dalla rivista "Salesianum" 72 (2010) 3, 567-568
(http://las.unisal.it)