Le parabole di Gesù meditate, per offrire spunti di riflessione personale, accompagnate da una verifica-guida e una preghiera a tema.
Utile strumento per giovani, catechisti, per quanti desiderano conoscere gli insegnamenti di Gesù e con essi confrontarsi a livello personale o di gruppo.
Gesù racconta le parabole per far riflettere gli uomini del suo tempo e di ogni tempo sull'amore paterno di Dio e sulle realtà celesti, molto diverse da quelle umane.
Il linguaggio utilizzato dal Maestro Divino si basa su esempi concreti tratti dal vissuto quotidiano, facilmente comprensibili a tutti, e coloro che hanno il cuore aperto e disponibile capiscono il parallelo insegnamento spirituale contenuto in ogni parabola.
Questo libro si prefigge lo scopo di guidarci passo passo attraverso la lettura divina, nel meraviglioso universo spirituale che possiamo raggiungere solo se abbiamo occhi che vogliono vedere dentro noi stessi e orecchie che vogliono ascoltare il richiamo di Gesù, per mettere in pratica la sua Parola.
In ogni parabola è racchiuso un prezioso insegnamento con il quale possiamo confrontarci mediante le domande di verifica, utile guida per attualizzare i propositi che nascono spontaneamente.
Sarà la Parola stessa che muoverà la nostra coscienza al desiderio di corrispondere ai preziosi richiami che Gesù farà pervenire al nostro cuore.
L'Autrice, MARIA TERESA CROVETTO, ha ricevuto dal Signore il dono della conoscenza dei cuori, come le ha rivelato Gesù in uno dei suoi colloqui con Lui nella preghiera: "La libertà interiore che hai ti dà la luce necessaria per la comprensione dei cuori. Tu ama e intercedi e, nella carità che cerca solo il bene dell'anima del fratello, ricevi il mio Spirito che ti dà la capacità di agire e parlare nel mio Nome".
Maria Teresa si è messa a disposizione dei fratelli con consigli spirituali individuali e tenendo catechesi in varie città, anche a Radio Mater, sempre sotto la guida di un direttore spirituale e sottomessa alla decisioni della Santa Chiesa. Ha vissuto nell'umiltà, chiedendo al Signore di poter essere un "tubo vuoto" che lascia passare il Suo Spirito da donare ai fratelli, senza porre ostacoli.
Il 5 febbraio 2003, dopo una lunga malattia vissuta nella sofferenza ma con serenità e offerta costante, torna alla Casa del Padre. Qualche ora prima di morire, dirà: "Sto aspettando che la Madonna venga a prendermi, di là porterò a termine tutto quello che ho iniziato qui".