I Salmi: un libro per pregare
(Spiritualità biblica) [Libro con legatura cucita]EAN 9788882272203
Tratto dalla Rivista Il Regno 2008 n. 4
(http://www.ilregno.it)
Dopo aver studiato e parlato e quindi insegnato, ci si rende conto che qualcosa si è imparato. Qualcosa in più non soltanto dal punto di vista didattico-comunicativo e di approfondimento dei contenuti, ma soprattutto del 'sapore' che ciò che si è insegnato ha assunto sia per il docente e sia per i discenti (lo si spera sempre).
Sono queste le origini di questa pubblicazione, la cui redazione scritta delle dispense e del parlato trova qui una configurazione ordinata e sistematica.
Intanto è apprezzabile la simbologia dell'articolazione: dieci corde (di capitoli) da suonare assumendo il decacordo di Davide ("figura simbolica" inventata da s. Agostino "a motivo del decalogo della Legge", nel De doctrina christiana, sezione III, n. 26). Ed anche per esplicitare la natura innica (non necessariamente di canto) dei Salmi e di questa pubblicazione che l'Autore intende qualificare non come introduzione ai Salmi ma al Salterio per sottolineare "la nuova tendenza esegetica di contestualità" che tende a vedere il Salterio "come un libro unico, con uno sviluppo coerente nelle sue singole parti" (a questa problematica dell'unità del Salterio l'Autore dedica l'introduzione).
"Le 'dieci corde' di questa introduzione al Salterio vorrebbero individuarne i singoli elementi costitutivi, che si articolano in due parti: i primi cinque capitoli [corde] descrivono quella che si potrebbe chiamare una "grammatica" del Salterio: chi è il soggetto dei salmi, quali sono le raccolte, i libri, gli stili della preghiera. Negli altri cinque capitoli, si passa alla "sintassi", a come i salmi sono collegati insieme, sia da un punto di vista tematico, sia da un punto di vista "contestuale"" (p. 5).
In questa come nelle pubblicazioni delle edizioni Qiqajon sono sempre apprezzabili i riferimenti al testo biblico ebraico, la rilevanza di alcune parole chiave in ebraico e quindi all'esegesi e all'utilizzazione 'liturgica' ebraica dei Tehillim (Inni): "Gesù ha pregato un Salterio ebraico e non greco!".
Le corde (capitoli) di questa introduzione al Salterio vibrano insieme nella loro diversità sonora e totalità armonica: non casualmente si comincia con quell'"Io" dei Salmi che permette l'invocazione "mio Dio" nella maggior parte delle composizioni salmiche: un io non individuale, singolare ma l'"Io" del Re dell'Unto di Israele: è il re che prega in nome di tutto il popolo. I salmi, al loro nascere, sono dunque preghiere "regali"" (p. 28). E nella interpretazione cristiana "sono e rimangono la preghiera costitutiva dell'"Io" più profondo di Gesù, al quale anche noi cristiani vogliamo essere assimilati" (p. 35).
L'Autore tenta di dare ragione e valorizzare anche le piccole ma significative sfumature del testo. Ne riportiamo un esempio: "talvolta, nelle soprascritte ai salmi, noi leggiamo "salmo di David" (cfr. Sal 23,1); talaltra, invece, leggiamo il rovescio: "di David, salmo" (cfr. Sal 24,1). Come mai questa oscillazione, visto che nella Scrittura nulla può essere accidentale? La risposta è la seguente: "Quando si dice: 'Salmo di David', vuol dire che egli suonava l'arpa, dopo di che lo Spirito santo si posava su di lui. Se invece si dice: 'Di David, salmo', significa che lo Spirito santo si posava sopra di lui, dopo di che egli suonava"" (pp. 29-30).
La scrittura di queste pagine è così attraente ed efficace che merita di essere conosciuta, promossa e consigliata. Ai laici in ricerca di una adulteità storica nella fede (ma farebbe bene anche a certi preti). Potrebbe sostituire certe 'vecchie' impostazioni di manuali di introduzione ai salmi che spesso si usano ancora in certi ISSR! Per tutti serve ad imparare; in quanto "i salmi sono una preghiera tutt'altro che facile, che richiede un certo tirocinio, un certo apprendistato per diventare una preghiera personale". E l'Autore 'suona' le corde delle tematiche presenti nel Salterio toccando quella dei Salmi come cornice messianica (settima corda), quella che ne presenta il loro orizzonte geografico (nona corda), il valore di libro sapienziale (decima corda), la definizione degli stili (terza corda) in quella dinamica spirituale della lode (quinta corda) durante tutti i tempi della vita spirituale per una lectio continua del Salterio (conclusione).
Nella loro essenzialità queste pagine riescono a comunicare la profondità e a far intravedere la vastità della preghiera e della parola di Dio nel Salterio. Praticando ciò che Bonhoeffer osservava: "Se la Bibbia contiene un libro di preghiere [come il Salterio] dobbiamo dedurre che la parola di Dio non è soltanto quella che egli vuole rivolgere a noi, ma è anche quella che egli vuole sentirsi rivolgere da noi, poiché questa è la parola del suo Figlio diletto" (Pregare i salmi con Cristo, p. 68).
P. T.
(RL 2007)
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Antonio Del Giudice il 5 aprile 2019 alle 12:52 ha scritto:
Opera molto utile soprattutto per gli appassionati degli studi biblici che intendono approfondire e conoscere appieno il libro dei Salmi. I commenti, veloci e discorsivi, consentono una facile comprensione del testo. Tuttavia particolarmente adatto a coloro che hanno già compiuto studi teologici.