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Descrizione
Nell'attuale disgregazione etico-sociale, lo sfaldamento del soggetto e dei suoi legami assume rilievi senza precedenti. Già Sigmund Freud intuì che a una simile rottura si poteva rispondere solo a partire dalla domanda: "Che cos'è un Padre?" La psicoanalisi nacque e si sviluppò per difendere la funzione paterna, senza tuttavia fornira una lettura capace di superare il complesso edipico. Oltre e contro l'interpretazione junghiana, è spettato a Jaques Lacan elaborare la dottrina freudiana.
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DETTAGLI DI «Il nome del padre nella psicoanalisi. Freud, Jung, Lacan»
Tipo
Libro
Titolo
Il nome del padre nella psicoanalisi. Freud, Jung, Lacan
Autore
Kantzá Giuliana
Editore
Ares Edizioni
EAN
9788881554201
Pagine
232
Data
febbraio 2008
Peso
260 grammi
Altezza
21 cm
Larghezza
13 cm
Profondità
1,5 cm
Collana
Anima
Recensioni di riviste specialistiche su «Il nome del padre nella psicoanalisi. Freud, Jung, Lacan»
Lo sfaldamento del soggetto e dei suoi legami assume oggi in ogni campo dimensioni senza precedenti. È stato Freud colui che ha intuito che a questa ferita si poteva rispondere solo a partire dall’interrogativo: «Che cos’è un padre?». La psicoanalisi, quindi, nacque e si sviluppò per difendere la funzione paterna, ma non fu capace di superare il complesso edipico. Oltre e contro Jung, fu invece Lacan – secondo la lettura proposta dall’a. – che, elaborando la teoria freudiana, propose innovazioni teoriche determinanti: la funzione paterna intersecata dal desiderio, dalla legge e dal godimento perde i connotati del padre veterotestamentario per assumere quelli del padre dell’amore.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2008 n. 18
(http://www.ilregno.it)
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