Casalinga in carriera
(Sagitta) [Libro in brossura]EAN 9788881554195
«Se una donna vuole scrivere deve avere tempo denaro e una casa tutta per sé» ha profetizzato Virginia Woolf, protofemminista ed icona della trasgressione femminile. La Woolf ha avuto una vita “movimentata”, ha scritto numerosi libri di successo e, ancor giovane, ha deciso di fare una passeggiata in fondo al Tamigi, non senza essersi preventivamente riempita le tasche di sassi. Lasciamo giudicare il lettore se sia trattato di una carriera soddisfacente…
Nel secolo scorso si è passati dalla donna tutta “casa e chiesa” alla donna tutta “casa e lavoro”, poi alla “donna in carriera” degli anni ’80 e quindi alle “quote rosa” per equiparare i due sessi (purtroppo equiparati anche in altri aspetti legislativi…).
Il risultato più concreto che si è ottenuto è stato quello di far vergognare le donne del loro naturale ruolo sociale: “mia madre non lavora” dicono quasi vergognandosi i fortunati bambini che, tornando a casa da scuola, non devono aspettare la sera per vedere la mamma.
Per uscire da questa mentalità che, anziché “liberare” la donna, la ha resa schiava di cliché femministi, Elisa Tumbiolo redige con arguzia una sorta di manuale di economia domestica che è anche una riflessione sul ruolo della donna in famiglia: una mamma, solo per l’ordinaria amministrazione, è occupata almeno 7 ore e tre quarti (il calcolo è fatto su una famiglia con un solo figlio). Urge una serie di considerazioni (una volta una materia simile veniva insegnata addirittura a scuola, adesso sarebbe uno scandalo come proporre un’ora di catechismo anziché la più ecumenica “storia comparata delle religioni”) che permettono di affrontare con maggiore facilità la vita da casalinga. Ordine (e “trucchi” per mantenerlo), gestione del tempo (in Olanda, assieme a tante astruserie – o proprio a causa di queste – è addirittura sorta una figura professionale, l’organizzatore familiare, un manager deputato ad armonizzare l’attività lavorativa esterna delle coppie con il lavoro domestico), programmazione, condivisione con il resto della famiglia di alcune incombenze, etc.
Il volumetto si chiude analizzando un aspetto psicologico, quello del “senso di inferiorità” provato da molte donne nell’affrontare la vita domestica, quasi che per realizzarsi fosse meglio essere umiliate in un ufficio che essere regine in casa propria. La cultura contemporanea è passata dal “chi sei?” al “che fai?” per identificare socialmente una persona e lavorare quasi otto ore al giorno (più di un normale lavoro impiegatizio) per “dirigere una piccola azienda familiare” (fare la casalinga è quasi un insulto e non viene identificato con un normale lavoro).
Il libro è prefato dalla nota show-woman Irene Pivetti, di cui la Tumbiolo è stata capoufficio stampa ai tempi di Montecitorio.
Tratto dalla rivista Radici Cristiane n. 35 - Giugno 2008