Le ragazze di Aboke è una storia vera. Il 9 ottobre del 1996 centotrentanove ragazze, fra i 12 e i 15 anni, furono rapite dal Collegio St. Mary's di Aboke, una delle migliori scuole del nord Uganda, gestito dalle Suore missionarie Comboniane. Con incredibile coraggio suor Rachele Fassera, la vice preside italiana, inseguì i rapitori. Il suo viaggio la mise in contatto con il Lord's Resistance Army, l'Esercito di Resistenza del Signore, uno dei più crudeli gruppi di guerriglieri del mondo, guidato da Joseph Kony, un fanatico religioso. La suora ottenne il rilascio della maggior parte delle sue ragazze, ma ne dovette lasciare trenta al loro destino. Che cosa è accaduto a quelle trenta ragazze? E che cosa è accaduto alle migliaia di altri fanciulli portati via dalle loro case e dalle scuole di Gulu? Che dire di Joseph Kony? Perché sta uccidendo la sua stessa gentein nome della scra Bibbia?Nel presente libro, aggiornato ad aprile 2004, la giornalista belga Els De Temmerman ricostruisce il viaggio di due delle ragazze di Aboke che riuscirono a fuggire dal LRA. Racconta anche la storia di uno dei rapitori, un bambino-soldato di 14 anni, che faceva parte delle truppe scelte di Kony. Descrive inoltre l'opera instancabile di suor Rachele alla ricerca delle sue allieve. Tale ricerca l'ha portata a incontrare le più alte autorità politiche e religiose, dal Papa Giovanni Paolo II a Kofi Hannan, ai presidenti di Uganda, Sudan e Sud Africa. Le ragazze di Aboke è una fiera protesta contro l'uso dei bambini nei conflitti armati, segno negativo che l'umanità del terzo millennio non ha ancora saputo conquistare la pienezza della civiltà.In questa direzione e nella speranza di fare qualcosa di concreto riflettono a più voci madre Adele Brambilla, superiora generale delle suore missionarie comboniane, che ha firmato la prefazione; l'attore Massimo Ghini, che dopo aver impersonato il medico missionario Piero Corti in un film trasmesso dalla Rai è divenuto testimonial sempre più partecipe del dramma di questa terra; l'arcivescovo di Gulu, che leva un alto grido di aiuto in difesa del suo popolo; e il missionario Elio Croce, dellìospedale St Mary's di Lacor. Chiude il volume il saggio Africa: educare alla fraternità, che padre Piero Gheddo ha voluto offrirci come uno sprone ulteriore perché le vicende umane, spesso tragiche, dell'intero Continente Nero non si consumino nell'indifferenza internazionale.
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dott.ssa chiara cazzoli il 17 gennaio 2015 alle 23:40 ha scritto:
Sembrerebbe un appassionante romanzo di avventura...se non fosse invece un racconto di cronaca vera di uno dei più tristi episodi di guerra e violenza della storia recente dell'Uganda. La narrazione scorrevole e a tratti poetica riesce a rendere più "sopportabile" la lettura dello svolgimento del barbaro rapimento di 139 studentesse della Saint Mary School, una scuola cattolica del distretto di Gulu, gestita dalle suore missionarie comboniane. In questo libro si presentano molto bene tutti gli aspetti di questa dolorosa vicenda e in particolare il coraggio grandissimo di una suora, suor Rachele, che per salvare e non abbandonare le sue ragazze, ha dato vita, insieme ai genitori delle stesse, ad un comitato e ad un movimento per ottenerne la liberazione. Grazie ai suoi sforzi incessanti molte di loro sono ritornate alle loro case, ma 21 mancano ancora all'appello. Il libro mette anche in luce la tristissima vicenda dei bambini soldato, bambini che vengono rapiti e sottratti alle loro famiglie per essere disumanizzati ed addestrati a combattere da militari ribelli senza scrupoli, spesso appoggiati e finanziati da governi stranieri. Un libro estremamente interessante per rendersi conto di una delle tante problematiche di un paese che potrebbe essere (ed in parte è) tra i più ricchi ed avanzati del continente africano, ma le cui ferite aperte continuano a sanguinare e stentano a rimarginarsi.