Eccomi, manda me!

Lectio divina che vuole condurre il lettore a un incontro vivo con la Parola del brano Is 6,1-13, in cui si racconta, attraverso un abile intreccio narrativo e teologico, la vocazione del profeta. «Pur essendo collocata nel sec. VIII a.C., la vocazione di Isaia si presenta con tutta la sua attualità all’uomo di questo tempo, che sperimenta le contraddizioni e le frustrazioni delle vicende umane».

Tratto dalla Rivista Il Regno 2010 n. 18
(http://www.ilregno.it)

La Casa Editrice Rogate ci offre nella collana “Bibbia e vocazione” un prezioso sussidio per la lettura pregata della Parola di Dio in chiave vocazionale. Scopo della collana, infatti, è quello di presentare testi biblici significativi capaci di illuminare e guidare alla comprensione della propria vita come chiamata a collaborare al progetto di salvezza che Dio ha su ciascuno e sull’intera umanità. Il presente volume prende in esame una delle tappe bibliche di questa storia per evidenziarne le modalità e le caratteristiche: il brano di Is 6, 1-13, incentrato sulla vocazione del profeta Isaia. A commentarlo è P. Rota Scalabrini, docente di Esegesi e teologia biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e presso il Seminario di Bergamo, autore di numerose pubblicazioni di saggistica e di pastorale biblica, che ha pubblicato nel 2009 per le edizioni San Paolo: “L’angelo accompagnatore. Come la Bibbia aiuta a capire la propria vocazione”. Dopo una presentazione della figura e missione di Isaia, si sofferma sul testo biblico di Is 6, 1-13, dapprima con uno sguardo generale sul contenuto (lectio), quindi una riflessione sul carattere paradigmatico del testo e sul concetto di “resto santo”. Seguono le tappe dell’oratio e della contemplatio con la sottolineatura dell’immagine della “forte mano di Dio” che guida il chiamato. Al termine l’actio con la proposta di una “vita alternativa” sul modello della risposta di Isaia. Il volume è corredato di utili indicazioni bibliografiche per un approfondimento esegetico del racconto.

Tratto dalla Rivista di Scienze Religiose di Brindisi "Parola e Storia" n.2-2010