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Descrizione
Il volume propone il profilo di alcune figure bibliche, i cui racconti vocazionali mettono in evidenza le resistenze a scegliere, nel più ampio e articolato orizzonte teologico della categoria di "appartenenza" a Dio e al suo progetto di salvezza. Seguendo il metodo narrativo applicato ai testi biblici, si può vedere come i racconti non sono semplici descrizioni storiche, ma hanno una ricaduta esistenziale e sapienziale nel lettore e nella comunità che ascolta. La fatica a scegliere viene rintracciata in cinque personaggi dell'Antico Testamento (Abramo, Mosè, Samuele, Geremia, Giona) e cinque del Nuovo Testamento (Maria di Nazareth, Simon Pietro, I discepoli, Paolo di Tarso, il discepolo che Gesù amava), che rappresentano le figure esemplari della dialettica vocazionale. Pur tenendo conto delle diversità letterarie e teologiche, in questi personaggi sembra riproporsi una sorta di paradigma teologico-narrativo articolato in tre momenti: la vocazione frutto dell'iniziativa divina; la missione contrassegnata da resistenze, crisi e prove; l'epilogo, che diventa una chiave interpretativa illuminante per comprendere come la storia della vocazione di ciascuno costituisca una "parte significativa" di un più grande disegno di salvezza.
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DETTAGLI DI «Fatica di scegliere. Profili biblici per il discernimento vocazionale»
Tipo
Libro
Titolo
Fatica di scegliere. Profili biblici per il discernimento vocazionale
Autore
De Virgilio Giuseppe
Editore
Rogate
EAN
9788880753865
Pagine
304
Data
2010
Peso
420 grammi
Dimensioni
14 x 21 cm
Recensioni di riviste specialistiche su «Fatica di scegliere. Profili biblici per il discernimento vocazionale»
Grazie alle dieci figure bibliche di Abramo, Mosè, Samuele, Geremia e Giona (per quanto riguarda l’Antico Testamento) e Maria di Nazaret, Simon Pietro, i discepoli, Paolo e «il discepolo che Gesù amava» (per il Nuovo), l’a. racconta i cammini vocazionali di ognuno constatandone «le resistenze e le fatiche che emergono nel dialogo introspettivo dei personaggi» ed evidenziando «la complessità dell’esperienza vocazionale e la crisi dell’appartenenza o il rifiuto di entrare nel “disegno di Dio”».
Tratto dalla Rivista Il Regno 2010 n. 22
(http://www.ilregno.it)
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