Le ricchezze spirituali delle Chiese sire
EAN 9788880253693
Esaurito
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DETTAGLI DI «Le ricchezze spirituali delle Chiese sire»
Tipo
Libro
Titolo
Le ricchezze spirituali delle Chiese sire
Editore
ITL
EAN
9788880253693
Pagine
184
Data
2003
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Recensioni di riviste specialistiche su «Le ricchezze spirituali delle Chiese sire»
Recensione di Celestino Corsato della rivista Studia Patavina
Il Convegno di studio è stato promosso dal Centro Ambrosiano di Documentazione per le Religioni (CADR) e dagli Amici del Tur Abdin (si pubblica in copertina la bella immagine tratta da un evangeliario, datato 1851, della chiesa di Adrat Azakh [Tur Abdin]) - già attivi da tempo a Milano nell’impegno di sensibilizzazione e solidarietà con le Chiese orientali cristiane -, dal Servizio per l’ecumenismo e il dialogo dell’Arcidiocesi di Milano e dal Gruppo di studiosi “Syriaca” interessati ad approfondire la storia e la letteratura siriache.
In tempi di globalizzazione del sapere, anche il patrimonio culturale e religioso delle antiche chiese dell’Oriente merita di uscire dai ristretti ambiti degli specialisti - cultori di lingue e liturgie orientali e studiosi di tradizioni teologiche e storiche appartenenti all’epoca patristica e tardo-antica - per essere messo a disposizione di un pubblico piú vasto di uomini e di credenti.
È stato certamente questo l’obiettivo degli organizzatori del Convegno sull’Oriente cristiano di tradizione siriaca: essi hanno inteso divulgare conoscenze e valorizzare esperienze antiche, in gran parte sconosciute all’Occidente ma preziose e ancora valide per l’oggi della vita cristiana ed ecclesiale, per la loro ricezione da parte del cristianesimo occidentale e per il dialogo ecumenico. Qui vengono tratte fuori dalla lontananza dei tempi e fatte emergere dalle profondità «carsiche» in cui si trovano nascoste, le ricchezze spirituali e le tradizioni delle Chiese sire.
Le due relazioni inserite nella prima parte del volume sono a firma rispettivamente di Gianfranco Ravasi, che ripercorre la storia dei fondi siriaci nella Biblioteca Ambrosiana fin dal suo sorgere con le decisioni del card. Federico Borromeo, ma anche di straordinarie figure di studiosi del Collegio dei Dottori ambrosiani nell’arco di quattro secoli – «presenza siriaca limitata ma di altissima qualità», a testimonianza e documentazione di un intreccio secolare tra il mondo ecclesiale milanese e quello orientale – e di Mar Gregorios Yohanna Ibrahim, che informa sulla Chiesa siro-ortodossa di Antiochia oggi, mostrandone i segni di rinascita rispetto al suo passato glorioso, i compiti cui è chiamata nel dialogo ecumenico attuale e nel confronto con l’Islam, la partecipazione attiva e di promozione civile e politica nei vari Paesi e continenti dove essa è inserita.
La seconda parte raccoglie sei contributi in un percorso che riscopre anzitutto le origini e le Scritture. Paolo Bettiolo, “E l’assemblea divina passò in Edessa”. Sulle origini e le prime fattezze del cristianesimo siriaco: traccia un aggiornamento e un bilancio delle ricerche sulla storia della prima evangelizzazione ed espansione della chiesa nella città e nella regione di Edessa. Giovanni Lenzi, Le Sacre Scritture in siriaco: le origini della Bibbia siriaca: la formazione della versione Peshitta veterotestamentaria, testimone delle relazioni tra ebrei e cristiani; il processo di formazione delle prime versioni siriache dei Vangeli con sostrato giudeo-aramaico dei testi, da collegare in parte con la evangelizzazione orale in aramaico.
Un altro ambito di ricerca ci introduce nel mondo dei Padri della Chiesa, con la presentazione di due figure tra le più significative. Emidio Vergani presenta la personalità e l’opera poetica di Efrem il Siro: Chiesa e paradiso: si tratta di una figura, vissuta nel IV secolo, dal talento prodigioso che, attraverso «inni» dalle svariate tematiche (qui ci si limita a considerarne due), si mette al servizio della Chiesa per consolidare, cantare e annunciare nella bellezza la fede e la storia della salvezza. L’uso del genere letterario innologico, l’abbondanza e la scelta di immagini, l’esegesi viva immersa nei simboli e nella preghiera, sono gli strumenti utilizzati che fanno di Efrem il «rappresentante di un cristianesimo non europeo, che nel corso del tempo ha dato vita , specie con la Chiesa Assira d’Oriente, a grandi imprese missionarie, sospingendosi verso l’Asia estrema, e che è ancora radicato, ad esempio, nella tradizione siriaca del Kerala» (p. 79). Sabino Chialà offre il suo contributo su uno dei maggiori esponenti della Chiesa Siro-orientale, la Chiesa Assira (impropriamente detta Chiesa nestoriana), che dalla Mesopotamia si è estesa alla Persia, alla Penisola Arabica, all’isola di Socotra, all’Asia centrale (attuali Iran, Afghanistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan, Kazakistan) e alla Cina. Lo studioso riferisce su L’umiltà nel pensiero di Isacco di Ninive: via di umanizzazione e di divinizzazione. Vissuto nella seconda metà del VII secolo, predilesse sempre la vita solitaria - a parte una breve parentesi come vescovo di Ninive, incarico da cui si dimise dopo appena cinque mesi - raccogliendo attorno a sé, nel Bet Huzaye (regione collocata nell’attuale Iran, al confine con l’Iraq) una comunità di anacoreti per i quali egli scrisse i suoi discorsi di argomento ascetico-spirituale, tradotti in varie lingue e diffusisi con sorprendente rapidità. Il pensiero di Isacco può riassumersi in due poli, in tensione costante tra loro: l’umiltà e la misericordia. Qui, il Chialà tratteggia l’importanza e gli elementi costitutivi dell’umiltà cristiana e descrive i caratteri del «volto dell’umile».
È infine l’ambito della liturgia ad attirare l’attenzione rispettivamente di Manuel Nin sugli Aspetti delle liturgie di tradizione siriaca orientale ed occidentale: un ampio contributo sulle chiese siriache, sulla storia e formazione delle liturgie siriache, siro-orientali e siro- occidentali, con un lungo studio comparativo dei caratteri specifici presenti nei calendari, anni e libri liturgici, festività, ufficiature. Il secondo contributo, a firma di Marco Navoni, descrive in brevi pagine Gli elementi siriaci nella liturgia ambrosiana.
Questo bel volume ha il pregio di far conoscere alla chiesa occidentale, in particolare al pubblico italiano, una delle tradizioni cristiane che ha radici nell’Oriente e fa parte del prezioso patrimonio comune del cristianesimo: una migliore comprensione di tale tradizione siriaca (testi, cultura, liturgia, teologia, spiritualità) è auspicio di autentica «receptio» in vista anche di una reciproca accoglienza delle rispettive tradizioni.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2005, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
In tempi di globalizzazione del sapere, anche il patrimonio culturale e religioso delle antiche chiese dell’Oriente merita di uscire dai ristretti ambiti degli specialisti - cultori di lingue e liturgie orientali e studiosi di tradizioni teologiche e storiche appartenenti all’epoca patristica e tardo-antica - per essere messo a disposizione di un pubblico piú vasto di uomini e di credenti.
È stato certamente questo l’obiettivo degli organizzatori del Convegno sull’Oriente cristiano di tradizione siriaca: essi hanno inteso divulgare conoscenze e valorizzare esperienze antiche, in gran parte sconosciute all’Occidente ma preziose e ancora valide per l’oggi della vita cristiana ed ecclesiale, per la loro ricezione da parte del cristianesimo occidentale e per il dialogo ecumenico. Qui vengono tratte fuori dalla lontananza dei tempi e fatte emergere dalle profondità «carsiche» in cui si trovano nascoste, le ricchezze spirituali e le tradizioni delle Chiese sire.
Le due relazioni inserite nella prima parte del volume sono a firma rispettivamente di Gianfranco Ravasi, che ripercorre la storia dei fondi siriaci nella Biblioteca Ambrosiana fin dal suo sorgere con le decisioni del card. Federico Borromeo, ma anche di straordinarie figure di studiosi del Collegio dei Dottori ambrosiani nell’arco di quattro secoli – «presenza siriaca limitata ma di altissima qualità», a testimonianza e documentazione di un intreccio secolare tra il mondo ecclesiale milanese e quello orientale – e di Mar Gregorios Yohanna Ibrahim, che informa sulla Chiesa siro-ortodossa di Antiochia oggi, mostrandone i segni di rinascita rispetto al suo passato glorioso, i compiti cui è chiamata nel dialogo ecumenico attuale e nel confronto con l’Islam, la partecipazione attiva e di promozione civile e politica nei vari Paesi e continenti dove essa è inserita.
La seconda parte raccoglie sei contributi in un percorso che riscopre anzitutto le origini e le Scritture. Paolo Bettiolo, “E l’assemblea divina passò in Edessa”. Sulle origini e le prime fattezze del cristianesimo siriaco: traccia un aggiornamento e un bilancio delle ricerche sulla storia della prima evangelizzazione ed espansione della chiesa nella città e nella regione di Edessa. Giovanni Lenzi, Le Sacre Scritture in siriaco: le origini della Bibbia siriaca: la formazione della versione Peshitta veterotestamentaria, testimone delle relazioni tra ebrei e cristiani; il processo di formazione delle prime versioni siriache dei Vangeli con sostrato giudeo-aramaico dei testi, da collegare in parte con la evangelizzazione orale in aramaico.
Un altro ambito di ricerca ci introduce nel mondo dei Padri della Chiesa, con la presentazione di due figure tra le più significative. Emidio Vergani presenta la personalità e l’opera poetica di Efrem il Siro: Chiesa e paradiso: si tratta di una figura, vissuta nel IV secolo, dal talento prodigioso che, attraverso «inni» dalle svariate tematiche (qui ci si limita a considerarne due), si mette al servizio della Chiesa per consolidare, cantare e annunciare nella bellezza la fede e la storia della salvezza. L’uso del genere letterario innologico, l’abbondanza e la scelta di immagini, l’esegesi viva immersa nei simboli e nella preghiera, sono gli strumenti utilizzati che fanno di Efrem il «rappresentante di un cristianesimo non europeo, che nel corso del tempo ha dato vita , specie con la Chiesa Assira d’Oriente, a grandi imprese missionarie, sospingendosi verso l’Asia estrema, e che è ancora radicato, ad esempio, nella tradizione siriaca del Kerala» (p. 79). Sabino Chialà offre il suo contributo su uno dei maggiori esponenti della Chiesa Siro-orientale, la Chiesa Assira (impropriamente detta Chiesa nestoriana), che dalla Mesopotamia si è estesa alla Persia, alla Penisola Arabica, all’isola di Socotra, all’Asia centrale (attuali Iran, Afghanistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan, Kazakistan) e alla Cina. Lo studioso riferisce su L’umiltà nel pensiero di Isacco di Ninive: via di umanizzazione e di divinizzazione. Vissuto nella seconda metà del VII secolo, predilesse sempre la vita solitaria - a parte una breve parentesi come vescovo di Ninive, incarico da cui si dimise dopo appena cinque mesi - raccogliendo attorno a sé, nel Bet Huzaye (regione collocata nell’attuale Iran, al confine con l’Iraq) una comunità di anacoreti per i quali egli scrisse i suoi discorsi di argomento ascetico-spirituale, tradotti in varie lingue e diffusisi con sorprendente rapidità. Il pensiero di Isacco può riassumersi in due poli, in tensione costante tra loro: l’umiltà e la misericordia. Qui, il Chialà tratteggia l’importanza e gli elementi costitutivi dell’umiltà cristiana e descrive i caratteri del «volto dell’umile».
È infine l’ambito della liturgia ad attirare l’attenzione rispettivamente di Manuel Nin sugli Aspetti delle liturgie di tradizione siriaca orientale ed occidentale: un ampio contributo sulle chiese siriache, sulla storia e formazione delle liturgie siriache, siro-orientali e siro- occidentali, con un lungo studio comparativo dei caratteri specifici presenti nei calendari, anni e libri liturgici, festività, ufficiature. Il secondo contributo, a firma di Marco Navoni, descrive in brevi pagine Gli elementi siriaci nella liturgia ambrosiana.
Questo bel volume ha il pregio di far conoscere alla chiesa occidentale, in particolare al pubblico italiano, una delle tradizioni cristiane che ha radici nell’Oriente e fa parte del prezioso patrimonio comune del cristianesimo: una migliore comprensione di tale tradizione siriaca (testi, cultura, liturgia, teologia, spiritualità) è auspicio di autentica «receptio» in vista anche di una reciproca accoglienza delle rispettive tradizioni.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2005, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)