Architettura e liturgia nella Chiesa antica
(Architettura. Dossier)EAN 9788876243448
Non sempre i libri si autopresentano bene al lettore in quel poco di spazio che il cellofanato obbliga, non permettendo di sfogliarli. Questa pubblicazione in quarta di copertina articola così bene i suoi obiettivi e la sua struttura che non ci resta che permettergli di autopresentarsi.
"L'obiettivo del libro: questo libro approfondisce le ragioni che produssero le infinite forme degli edifici di culto cristiano nella tarda antichità e vuole offrire una testimonianza organica delle corrispondenze e delle armonie che si realizzarono nella prima età della storia della Chiesa fra le forme dell'architettura e le pratiche della liturgia, decidendo un'inevitabile selezione esemplificativa di luoghi, tipi e modelli. [... rendendoli da un lato] coerenti con i dati essenziali della liturgia, dall'altro presentando importanti distinzioni riguardo ai compositi riti-celebrazioni e ai differenti riti-Chiese.
La struttura del volume: il libro si compone di quattro unità. Nella sezione iniziale si ricostruisce lo svolgimento parallelo della liturgia e dell'architettura cristiana nei secoli II e III. Partendo dalle oggettivazioni neotestamentarie, si esamina lo sviluppo storico nella testimonianza dei Padri della Chiesa e si analizzano le informazioni sui primi ambienti indispensabili per le celebrazioni, ricavati in abitazioni private più o meno adatte o adattate allo scopo. Le parti centrali studiano il progressivo svolgimento dell'architettura cristiana occidentale e orientale in coerenza con la definizione delle grandi tradizioni liturgiche. Si seguono i sistemi costruttivi attraverso i quali gli architetti seppero proporre soluzioni originali, diverse da regione a regione, creando organismi di impianto tipologicamente standardizzato, tuttavia progettati di volta in volta per rispettare determinate necessità funzionali e liturgiche. La sezione conclusiva indaga le varietà funzionali che gli edifici di culto evidenziarono nelle varie regioni cristiane, le differenti espressioni dello spazio liturgico interno, dalle navate al presbiterio, dai matronei all'abside, mostrando come l'altare diventi il punto focale del sacrificio eucaristico e precisando la posizione della cattedra vescovile e dell'ambone, la funzione dei cancelli e delle transenne e, infine, l'importanza della luce e dell'illuminazione".
Il libro è in un elegante formato quadrottato, ben leggibile (perché a due colonne con l'altra bianca che ne da aria e crea spazio alle didascalie delle immagini). Le note su tre colonne in corpo più piccolo, alla fine di ogni capitolo, documentano, ampliano, approfondiscono. Numerose le planimetrie, le immagini (purtroppo in bianco e nero e forse a volte un po' di archivio, ma si sa... i costi delle immagini a colori ed il volerle riprendere secondo le intenzioni dell'Autore avrebbero probabilmente messo a rischio la pubblicazione). Pregevoli le continue citazioni bibliche e dei Padri della Chiesa (sia nel testo che nelle note). Abbondante, ben selezionata e specifica la bibliografia. Non va dimenticato il prestigio della casa editrice Skira (rilevabile nella qualità di stampa, nella grammatura della carta, nel layout e in tutte quelle prerogative di qualità di un libro d'arte). Un riconoscimento al patrocinio offerto dall'Ufficio nazionale per i beni culturali della CEI che ha permesso la realizzazione della pubblicazione.
L'Autore è archeologo, dirige corsi di Storia della Chiesa e di Architettura biblica e cristiana allo Studio Teologico Redemptor Hominis di Benevento e allo Studio Filosofico Teologico Giovanni Paolo II di Salerno, insegna in altri ISSR, ed è docente di Architettura ecumenica presso la Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale sezione san Luigi.
Il volume non è per gli specialisti (loro hanno ben altro), ma per tutti coloro che vogliono guardare oltre il visibile e soprattutto riscoprire la correlazione tra liturgia e architettura nella chiesa antica (perché in quelle contemporanee a volte è alquanto 'opaco' se non invisibile). I destinatari privilegiati sono certamente i cristiani nella misura in cui vogliono prendere consapevolezza del patrimonio architettonico di cui ognuno di loro è erede. Pubblicazione consigliabile per gli studenti delle facoltà di architettura e dei corsi di teologia e di liturgia in particolare. Come anche per gli architetti ai quali viene 'commissionata' una chiesa e cercano (quando lo fanno) di comprendere che le chiese hanno un'origine antica e che la loro tradizione oggi deve essere continuata e rinnovata. Non ultimi destinatari quei giovani sacerdoti sulle cui spalle spesso i vescovi lasciano cadere la responsabilità di costruire una chiesa nelle periferie delle nostre città. E spesso le costruiscono secondo i loro gusti, effimeri, devozionali, senza tradizione, povere di visibilità liturgica, ... Se molti di loro avessero studiato o letto libri simili prima di approvare il progetto di costruzione di una chiesa, forse oggi la comunicazione architettonica avrebbe qualche efficacia in più e la liturgia qualche spazio pensato e valorizzabile.
P. T.
(RL 2008)
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12,00 €→ 11,40 € -
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