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Descrizione
Le grandi potenzialità del sapere scientifico e tecnologico, la comunicazione con i suoi connotati di interdipendenza planetaria, ma anche la paura di processi incontrollabili in termini di rischio unificano in comunità la globalità degli uomini. Qui sta il punto su cui far leva per combattere ingiustizia ed esclusione. Seppur confusamente emerge oggi una domanda di senso con cui affrontare il futuro. L'uomo avverte il bisogno di rispondere a un'esigenza profonda di libertà e di significato, di ricostruire se stesso in vista di qualcosa di non effimero. In particolare, l'economia - invadente quanto impotente di fronte ai problemi sul tappeto - chiede umanizzazione e trascendimento etico. Questo il filo che lega le riflessioni dell'autore in tema di globalizzazione, sviluppo, lavoro, responsabilità sociale delle imprese, ruolo delle famiglie e della società nell'ambito di nuove soggettività e protagonismi.
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DETTAGLI DI «Globalizzazione e bene comune. Le ragioni dell'etica e della partecipazione»
Tipo
Libro
Titolo
Globalizzazione e bene comune. Le ragioni dell'etica e della partecipazione
Editore
Edizioni Lavoro
EAN
9788873132059
Pagine
166
Data
2007
Collana
Oltre il Novecento
Recensioni di riviste specialistiche su «Globalizzazione e bene comune. Le ragioni dell'etica e della partecipazione»
Globalizzazione, lavoro, responsabilità sociale delle imprese, sviluppo, l’ambito di nuove soggettività e protagonismi di fronte al ruolo della società e delle famiglie sono tutti temi che richiedono l’umanizzazione e il trascendimento etico dell’economia. Questo è il filo che lega le riflessione dell’Autore alla domanda di senso oggi di fronte alle grandi potenzialità della tecnologia e del sapere scientifico, all’interdipendenza planetaria e alla paura dei processi di rischio. Con questo volumetto Caselli offre un mezzo per far fronte alla domanda di una “ricostruzione” in vista di qualcosa che non sia effimero, per combattere l’esclusione e l’ingiustizia, per rispondere al bisogno profondo di significato e di libertà proprio di ogni persona e della società.
Tratto dalla Rivista di Scienze dell'Educazione n. 2/2008
(http://www.pfse-auxilium.org)
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