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Descrizione
"Sembra che la riforma liturgica abbia inferto un duro colpo all'osservanza delle norme fondamentali della liturgia romana, se non al principio stesso di diritto liturgico. Cosa è successo? Commissioni di esperti hanno fatto passare nella liturgia le loro opinioni e nella pratica le hanno sapute trasformare in legge liturgica. Papa Benedetto XVI ha precisato ad esempio che "il nuovo Messale veniva inteso come un'autorizzazione o perfino come un obbligo alla creatività, la quale portò spesso a deformazioni della Liturgia al limite del sopportabile". Se l'antica liturgia era un "affresco coperto", la nuova ha rischiato di perderlo per la tecnica aggressiva usata nel restaurarlo. Il Motu Proprio "Summorum Pontificum" ha ripristinato per legge lo stato antecedente in modo che il nuovo rito possa guardare con equilibrio all'antico come questo al nuovo, e il restauro possa continuare con pazienza tenendo conto del movimento di innovazione che in modo naturale accompagna la liturgia della Chiesa." Sperimentando i benefici e le deficienze della riforma liturgica dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II, l'autore ha voluto capire le cause che hanno contribuito all'inosservanza del diritto liturgico nel tempo postconciliare e perciò alla trascuratezza dello ius divinum." (dalla prefazione del card. Raymond Leo Burke).
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DETTAGLI DI «I diritti di Dio»
Tipo
Libro
Titolo
I diritti di Dio - La liturgia dopo il Vaticano II
Autore
Nigro Daniele
Editore
SugarCo
EAN
9788871986418
Pagine
144
Data
agosto 2012
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Dott. Manuel Sant il 19 agosto 2013 alle 15:38 ha scritto:
Bellissimo saggio sulle problematiche della liturgia post-concilio in rapporto con la tradizione, secondo me si pone si pone sul livello dei testi di Bux e Benedetto XVI che hanno tratto l'argomento. Per chi non è pratico dell'argomento può risultare a tratti difficile, ma il giovane autore (classe 1987) ha prodotto un testo davvero importante; complimenti.