Rivoluzione psichedelica
-La CIA, gli hippies, gli psichiatri e la rivoluzione culturale degli anni Sessanta
EAN 9788871985619
The Manchurian Candidate non è solo un film di fantapolitica: è stato un vero e proprio progetto di manipolazione della mente umana attraverso l’uso di psicofarmaci che portassero un soggetto a compiere atti (anche, se non soprattutto) criminali senza rendersene conto e senza conservarne la memoria. Questa è una delle tante vicende raccontate da Mario Arturo Iannaccone nel suo approfondito studio sull’utilizzo delle droghe a fini politici, utilizzo che però passò attraverso una lunga campagna tesa ad abbassare “la soglia di riprovazione sociale”, iniziata negli anni ’50 e presente, sostanzialmente, tutt’oggi.
È la rivoluzione psichedelica, che precede e si integra quella sociale del ’68, (e forse genera o almeno contribuisce a generare). Prendiamo il caso dell’LSD: all’inizio fu proposto come mezzo per rinvigorire l’ispirazione artistica e venne ritenuto una sorta di via brevis alla sperimentazione degli “stati mistici” e all’esperienza immediata del “sacro”. Quindi il suo uso produsse un vero e proprio movimento intellettuale, alla cui guida ci fu lo scrittore Aldous Huxley, membro della loggia esoterica Golden Dawn, che si ispirava ai “mangiatori d’oppio” del passato (da Coleridge a Baudelaire) e del XX secolo (tra cui Lawrence, Junger e Artaud).
Successivamente il ruolo dell’LSD si spostò dall’ambito “mistico” e “artistico-creativo” divenendo fondamentale per accendere la rivolta giovanile: in particolare il movimento psichedelico si sviluppò – questo il perno del documentatissimo saggio di Iannaccone – sulla base di un’organizzata copertura di sistema. Paradossalmente, ma non tanto, proprio quello stesso sistema che gli hippies e i radicali credevano di combattere.
Tratto dalla rivista Radici Cristiane n. 47 - Agosto/Settembre 2009
(http://www.radicicristiane.it)
Si tratta della storia del potente allucinogeno LSD (acido lisergico dietilamide) che, scoperto nel 1938, ha successivamente avuto una influenza importante nel predisporre la società occidentale alla rivoluzione culturale del Sessantotto, affascinando scienziati, filosofi, militari e agenti segreti. lannaccone, studioso e collaboratore del Timone, descrive in modo documentato le vicende relative a quella droga, dall'iniziale ingenuità e dalla speranza di poteri a usare per fini nobili, alla sua disastrosa diffusione nei diversi strati del corpo sociale.
Tratto da Il Timone n. 84 - anno 2009
(http://www.iltimone.org)
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