Citazione spirituale

Il ritorno delle Virtù

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Temi salienti della Virtue Ethics

 
di

Giacomo Samek Lodovici


Copertina di 'Il ritorno delle Virtù'
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EAN 9788870947281

Disponibile dopo il 07/01 causa chiusura natalizia editori/fornitori
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Descrizione
Tipo Libro Titolo Il ritorno delle Virtù - Temi salienti della Virtue Ethics Autore Editore ESD Edizioni Studio Domenicano EAN 9788870947281 Pagine 128 Data marzo 2009 Peso 120 grammi Altezza 19 cm Larghezza 11,5 cm Profondità 0,9 cm Collana Le frecce
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, giusemira@gmail.com il 2 novembre 2010 alle 15:22 ha scritto:

“Lo scopo del presente contributo è rendere conto di alcuni (non tutti) dei temi salienti e più interessanti che si possono rinvenire negli scritti degli autori anglofoni contemporanei che hanno rilanciato e rinverdito il tema della virtù”; mai incipit di Introduzione fu così chiaro, o quasi, perché il bel libro di Samek Lodovici si propone un compito arduo, portare in Italia un florilegio di autori che, appunto, hanno rinverdito il tema dell'etica della virtù. In realtà su vari versanti si è assistito ad un fenomeno editoriale (se non culturale) che ha riportato nel dibattito filosofico il tema dei vizi e delle virtù, anche se esso può essere definito una moda passeggera, anche se in germe, ed in specie in alcuni autori (si pensi al poderoso testo di G. Cucci, Il fascino del male. I vizi capitali, Adp, 2008 – con un sovrappiù di indagine psicologica; oppure il divulgativo Azione di M. De Caro per i tipi de il Mulino, 2008, capitolo terzo), la tematica delle Virtù diventa caposaldo di ricerca teorica e pietra miliare di ragion pratica.
Il testo, che non ha “la minima pretesa di esaustività”, può essere considerato una buona introduzione alla cosiddetta Virtue Ethics, anche se a volte sembra cadere in un “mosaico di citazioni”, inevitabili però data la peculiarità del lavoro di Samek Lodovici, ricercatore in Filosofia morale presso l'Università Cattolica di Milano.
Gli autori anglofoni che vengono presentati sono: J. Annas, secondo la quale “Ogni azione ha un passato e un futuro: ha un passato perché è il risultato di un certo modo paradigmatico di ragionare […]; ha un futuro, poiché la conseguenza del suo (di colui che agisce, ndr) comportamento sarà di rafforzare o di indebolire la disposizione” del medesimo che si trova in una circolarità esistenziale e temporale il cui scopo è raggiungere una felicità intesa come bene (eudaimonia o beatitudo secondo Tommaso d'Aquino); P. Foot, altra eticista, propone una Virtue Ethics in cui i dilemmi morali, anche nodali e fondamentali, sono risolvibili, riprendendo il tema dell'ignoranza colpevole (Quale è il bene? Non lo conosco!) senza negligenze. Poi la Anscombe, secondo cui le etiche moderne hanno enfatizzato il dovere, senza spiegare da dove vengono gli imperativi obbliganti (Perché la normatività?).
Speciale attenzione viene dedicata al lavoro di A. MacIntyre, anch'esso critico verso l'eccessiva attenzione riposta nel dovere nelle etiche moderne, e propugnatore della necessità di modelli di eccellenza (i phronimoi, dei saggi prudenti o persone esemplari – Abbiamo bisogno di modelli a cui ispirarci!); interessante anche la declinazione in senso comunitario della virtù, creatrice di “capitale sociale”.
Infine la Nussbaum, filosofa protagonista della renaissance della teoria della Virtue Ethics, ampiamente tradotta e divulgata in Italia che propone una ricerca secondo la quale le emozioni non conoscono confini e che esiste “un utile terreno comune per i concetti di emozioni occidentali e quelli degli eskimesi uktu” (p. 59).
Il testo accompagna il lettore attraverso autori contemporanei che in modo diretto o meno si riferiscono ad autori classici, quali l'Aquinate in primis, Aristotele, Seneca, senza approssimazioni. Il pregio dell'agile testo di Samek Lodovici è quello di rendere chiari concetti e teorie o sfumature di diversità all'interno della stessa teoria proponendo al lettore un lavoro didascalico (nel senso buono del termine), attraverso un uso sobrio del greco e del latino, chiaramente spiegato, e gli elenchi puntati per delineare quadri teorici altrimenti difficoltosi. La bibliografia è essenziale, sintetica e documentata. Questa vuol essere una segnalazione, non certo una recensione, – un commento!