Spiritualità cristiana
(Strumenti)EAN 9788870164299
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DETTAGLI DI «Spiritualità cristiana»
Tipo
Libro
Titolo
Spiritualità cristiana
Autore
McGrath Alister
Traduttore
Girardet G.
Editore
Claudiana
EAN
9788870164299
Pagine
429
Data
2003
Collana
Strumenti
COMMENTI DEI LETTORI A «Spiritualità cristiana»
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Recensioni di riviste specialistiche su «Spiritualità cristiana»
Recensione di Alberto Fanton della rivista Studia Patavina
Il poligrafo Alister E. McGrath, professore a Oxford, uno dei maggiori specialisti britannici della riforma protestante e docente di teologia sistematica, si propone al pubblico italiano con un nuovo libro, una sintesi della spiritualità cristiana. L’originale (Christian Spirituality. An Introduction) è del 1999 e si pone come un compendio stimolante, ossia una sintesi che susciti nel lettore interesse per l’approfondimento.
La prefazione (pp. 7-9) ricorda al benevolo lettore la natura del saggio. È una sintesi e come tale va accolta. Non è possibile pretendere di più; apre strade, cammini, ma poi è il lettore che deve percorrerli, approfondirli con fatica quotidiana. Segue un’introduzione (pp. 11-18) che cerca di chiarire la terminologia utilizzata nel testo: si spiega quindi il significato di “spiritualità”, di “spiritualità cristiana”, di “misticismo” (a proposito, è probabile che vi sia a p. 16 un malinteso? Al posto di Madame Guyon, McGrath intendeva probabilmente Madame Acarie…). Forse non avrebbe disturbato in questa parte qualche parola sul termine “ascetismo”.
Nel primo capitolo (pp. 19-37) l’autore analizza la correlazione tra antropologia e spiritualità, mettendo in luce come l’uomo, nei diversi rapporti con il mondo, con se stesso, con la fede che professa, maturi una forma propria di spiritualità. I due capitoli seguenti portano il lettore ad affrontare i principali fondamenti teologici, nella consapevolezza che un tipo di teologia provoca inevitabili influssi nella spiritualità. Sono due capitoli dunque che affrontano le questioni di fondo (pp. 39-49) e alcuni temi particolari (pp. 51-106). Merita una segnalazione particolare quest’ultimo, perché adopera un metodo espositivo davvero piacevole: ai grandi nodi teologici della fede cristiana (ne prende in esame sette: creazione, natura e destino dell’uomo, Trinità, incarnazione, redenzione, consunzione), McGrath offre in modo schematico una spiegazione di facile comprensione, un’“applicazione” e un’“illustrazione”, ossia un’individuazione di dove si è parlato lungo i secoli di quell’argomento, ovviamente in chiave spirituale. Il quarto capitolo (pp. 107-140) si concentra sulla spiegazione della Bibbia quale risorsa per la spiritualità. Ancora una volta, si segnala il metodo espositivo: poche pagine sulle varie prassi di lettura della Bibbia (pp. 107-114), le rimanenti (pp. 115-140) sono dedicate alla comprensione di alcune immagini bibliche (festa, viaggio, esilio, lotta, purificazione, interiorizzazione della fede, deserto, ascesa, luce e tenebre, silenzio) e al loro sviluppo nell’ambito della tradizione spirituale. Ci auguriamo che l’esempio di McGrath sia seguito da altri studiosi: esistono nell’editoria religiosa troppi manuali che si dilungano nelle tecniche di approccio sia storico che sistematico alla Bibbia, ma che non vanno oltre.
Il quinto capitolo (pp. 141-169) cerca di illustrare come la spiritualità abbia concretizzato la propria ricerca nella visualizzazione del divino, nel tempo e nello spazio. Un capitolo interessante è l’ultimo, il sesto (pp. 171-214), dove l’autore accompagna il lettore a “interrogare” i classici della spiritualità, offrendo a tal proposito tredici autori (quattordici, se consideriamo l’Imitazione di Cristo, pp. 173-174), differenti per attitudine, vicende, sensibilità spirituale. Ne citiamo alcuni: Gregorio di Nissa, Agostino, Francesco d’Assisi, Teresa d’Avila, Ugo di Balma, Lutero, Ignazio di Loyola, Wesley, Newman. L’indagine su questi e altri autori classici si articola in sette domande: chi è l’autore, chi sono i destinatari, contesto storico dell’opera, immagini bibliche utilizzate, di cosa mi vuole convincere l’autore, cosa vuole l’autore che io faccia, che cosa posso trarre dal mio impegnarmi nel testo. A chiusura del libro di McGrath, quattro appendici (risorse internet, glossario, indicazioni bibliografiche delle citazioni lungo il testo, suggerimenti-percorsi di lettura in base all’attuale produzione teologico-spirituale italiana).
Obiettivo dichiarato e, per certi versi, raggiunto è quello di essere una sintesi chiara e chiarificatrice. In effetti, il linguaggio è elementare, chiaro; la sintassi è lineare, non esageratamente articolata. Questi sono elementi che permettono una gradevole lettura e un apprendimento progressivo. Il procedimento per enucleazioni concede al lettore la possibilità di leggere il libro gradatamente. L’esposizione segue un metodo quasi scolastico.
Come ogni buon saggio teologico anglosassone, la sua caratteristica principale, ossia la pragmaticità, porta luci e ombre: tra le luci, la facile lettura; tra le poche ombre, l’estrema semplificazione, che a volte non permette di cogliere la completa articolazione di alcune problematiche. È certo che l’autore ha compiuto una scelta di fondo, e che questa sia da ricercarsi nella semplicità: una preferenza che premia e che soddisfa quanti vogliono addentrarsi a piccoli passi nella ricchezza della spiritualità cristiana.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2004, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
La prefazione (pp. 7-9) ricorda al benevolo lettore la natura del saggio. È una sintesi e come tale va accolta. Non è possibile pretendere di più; apre strade, cammini, ma poi è il lettore che deve percorrerli, approfondirli con fatica quotidiana. Segue un’introduzione (pp. 11-18) che cerca di chiarire la terminologia utilizzata nel testo: si spiega quindi il significato di “spiritualità”, di “spiritualità cristiana”, di “misticismo” (a proposito, è probabile che vi sia a p. 16 un malinteso? Al posto di Madame Guyon, McGrath intendeva probabilmente Madame Acarie…). Forse non avrebbe disturbato in questa parte qualche parola sul termine “ascetismo”.
Nel primo capitolo (pp. 19-37) l’autore analizza la correlazione tra antropologia e spiritualità, mettendo in luce come l’uomo, nei diversi rapporti con il mondo, con se stesso, con la fede che professa, maturi una forma propria di spiritualità. I due capitoli seguenti portano il lettore ad affrontare i principali fondamenti teologici, nella consapevolezza che un tipo di teologia provoca inevitabili influssi nella spiritualità. Sono due capitoli dunque che affrontano le questioni di fondo (pp. 39-49) e alcuni temi particolari (pp. 51-106). Merita una segnalazione particolare quest’ultimo, perché adopera un metodo espositivo davvero piacevole: ai grandi nodi teologici della fede cristiana (ne prende in esame sette: creazione, natura e destino dell’uomo, Trinità, incarnazione, redenzione, consunzione), McGrath offre in modo schematico una spiegazione di facile comprensione, un’“applicazione” e un’“illustrazione”, ossia un’individuazione di dove si è parlato lungo i secoli di quell’argomento, ovviamente in chiave spirituale. Il quarto capitolo (pp. 107-140) si concentra sulla spiegazione della Bibbia quale risorsa per la spiritualità. Ancora una volta, si segnala il metodo espositivo: poche pagine sulle varie prassi di lettura della Bibbia (pp. 107-114), le rimanenti (pp. 115-140) sono dedicate alla comprensione di alcune immagini bibliche (festa, viaggio, esilio, lotta, purificazione, interiorizzazione della fede, deserto, ascesa, luce e tenebre, silenzio) e al loro sviluppo nell’ambito della tradizione spirituale. Ci auguriamo che l’esempio di McGrath sia seguito da altri studiosi: esistono nell’editoria religiosa troppi manuali che si dilungano nelle tecniche di approccio sia storico che sistematico alla Bibbia, ma che non vanno oltre.
Il quinto capitolo (pp. 141-169) cerca di illustrare come la spiritualità abbia concretizzato la propria ricerca nella visualizzazione del divino, nel tempo e nello spazio. Un capitolo interessante è l’ultimo, il sesto (pp. 171-214), dove l’autore accompagna il lettore a “interrogare” i classici della spiritualità, offrendo a tal proposito tredici autori (quattordici, se consideriamo l’Imitazione di Cristo, pp. 173-174), differenti per attitudine, vicende, sensibilità spirituale. Ne citiamo alcuni: Gregorio di Nissa, Agostino, Francesco d’Assisi, Teresa d’Avila, Ugo di Balma, Lutero, Ignazio di Loyola, Wesley, Newman. L’indagine su questi e altri autori classici si articola in sette domande: chi è l’autore, chi sono i destinatari, contesto storico dell’opera, immagini bibliche utilizzate, di cosa mi vuole convincere l’autore, cosa vuole l’autore che io faccia, che cosa posso trarre dal mio impegnarmi nel testo. A chiusura del libro di McGrath, quattro appendici (risorse internet, glossario, indicazioni bibliografiche delle citazioni lungo il testo, suggerimenti-percorsi di lettura in base all’attuale produzione teologico-spirituale italiana).
Obiettivo dichiarato e, per certi versi, raggiunto è quello di essere una sintesi chiara e chiarificatrice. In effetti, il linguaggio è elementare, chiaro; la sintassi è lineare, non esageratamente articolata. Questi sono elementi che permettono una gradevole lettura e un apprendimento progressivo. Il procedimento per enucleazioni concede al lettore la possibilità di leggere il libro gradatamente. L’esposizione segue un metodo quasi scolastico.
Come ogni buon saggio teologico anglosassone, la sua caratteristica principale, ossia la pragmaticità, porta luci e ombre: tra le luci, la facile lettura; tra le poche ombre, l’estrema semplificazione, che a volte non permette di cogliere la completa articolazione di alcune problematiche. È certo che l’autore ha compiuto una scelta di fondo, e che questa sia da ricercarsi nella semplicità: una preferenza che premia e che soddisfa quanti vogliono addentrarsi a piccoli passi nella ricchezza della spiritualità cristiana.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2004, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
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