Custodire l'umano
-La fede cristiana: strutture e simboli dell'atto di fede
(Teologando)EAN 9788862442343
Undicesimo tassello della collana Teologando, iniziativa degna di apprezzamento, il volumetto del presbitero trentino Andrea Decarli è un prezioso contributo per l’Anno della fede. Rispettando l’intenzionalità editoriale divulgativo-seria sottostante, l’A. offre una presentazione di grande accessibilità dei simboli e strutture dell’atto di fede.
Il titolo dall’afflato sequeriano indica il punto di partenza dei quattro capitoletti del testo: Fede come esperienza umana, un ricco percorso nell’antropologia dell’atto di fede tra fiducia e conoscenza, apertura al Mistero, ricerca e affidamento. Ci si inoltra poi nel Credere cristiano attraversando la forma del credere di Gesú poiché «la fede è un atteggiamento complesso proprio dell’uomo che dice a Gesú Cristo: Tu sei la mia verità cioè: Tu misuri la verità del mio essere uomo» (pp. 28-29). Qui l’A. affronta i nodi della fede come dono, speranza, relazione, libertà, storia e l’intreccio dialettico e «autocritico» tra fede e religione. Il terzo momento è l’ascolto della Testimonianza biblica dove, dopo aver richiamato le categorie importanti di alleanza, obbedienza, fiducia, stabilità, cammino e l’insidia dell’idolatria, vengono tratteggiate le due figure emblematiche di Abramo e della Samaritana.
Il percorso svolto viene infine raccolto in uno sguardo alle Dimensioni della fede: dono, risposta, affidamento, conoscenza, azione, comunità. Per ciascuna di esse l’A. offre tre elementi: una formulazione ellittica che coglie in modo equilibrato le tensioni dialettiche riscontrabili nel corso della storia i cui fuochi sono rappresentati da alcune tendenze estreme ed eterodosse (pelagianesimo, predestinazione, intellettualismo, fideismo, spiritualismo, individualismo). Ogni dimensione è poi illustrata da due o tre affondi narrativi tra bibbia e teologia, e infine vengono sempre offerte due immagini simboliche. Ad esempio per la prima dimensione la formulazione: Fede è: un dono di Dio e non un’opera dell’uomo o semplicemente il frutto della sua ricerca, con sullo sfondo il pelagianesimo e la dialettica tra grazia e libertà; l’affondo sull’azione della grazia: Egli ti precede sempre e le due immagini: Attesa e Sorpresa (pp. 51-57). Lo stile è denso, mai banale, e pur conservando un vigore speculativo nell’affrontare con piglio le questioni, non cede a formalismi o ricercatezze. Uno stile didattico-didascalico, chiaro e godibile perché innervato da quel continuo dialogo sapiente tra semplificazione ed esemplificazione, narrazione e formulazione sintetica, metafora e concetto.
Tutto questo è testimoniato da un nutrito nugolo di citazioni di passi biblici, filosofi, teologi, poeti e testimoni che costellano le pagine e mappano ulteriori itinerari di approfondimento, insieme alla scelta di offrire sempre delle immagini e simboli sintetizzanti e a una titolazione molto accattivante dei paragrafi. A questo proposito forse si poteva evitare la ripetizione nel sottotitolo con «credere» al posto del classico «atto di fede», come anche una coda piú ampia, ugualmente poetica, ma magari orante. Un libretto, insomma, da custodire nella biblioteca del fedele, ma anche del catechista, del presbitero e di ogni homo viator.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" n. 2/2013
(http://www.fttr.it/web/studiapatavina)