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Descrizione
Perché i percorsi di vita sono così diversi da individuo a individuo? Perché, anche quando le condizioni iniziali di status socio-economico sono più o meno uguali, alcune persone riescono a compiere passi in avanti e si fanno strada nella vita, mentre altre rimangono immobili o addirittura peggiorano la propria condizione sociale? In questo volume, Margarer S. Archer offre una risposta che evita di ricondurre questi esiti ai determinismi delle strutture sociali. Le differenze nei percorsi di vita, ella sostiene, dipendono in primo luogo dalla riflessività umana, facoltà che si realizza tramite la conversazione interiore, con la quale le persone ponderano continuamente la loro situazione e ridefiniscono i loro interessi e progetti. La riflessività è il fattore che opera la mediazione tra la struttura della società e l'agire personale, e spiega i diversi modi in cui "ci facciamo strada nel mondo". Attraverso le storie di vita e occupazionali di un gruppo di soggetti intervistati analiticamente, l'autrice mostra come i diversi stili di riflessività conducano le persone a rielaborare i condizionamenti sociali e a orientare i loro percorsi di vita (la loro mobilità sociale) con modalità che contribuiscono alla stabilità oppure al cambiamento sociale.
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DETTAGLI DI «Riflessività umana e percorsi di vita. Come la soggettività umana influenza la mobilità sociale»
Tipo
Libro
Titolo
Riflessività umana e percorsi di vita. Come la soggettività umana influenza la mobilità sociale
Autore
Archer Margaret S.
A cura di
Donati P.
Traduttore
Boccagni P.
Editore
Centro Studi Erickson
EAN
9788861375383
Pagine
524
Data
2009
Recensioni di riviste specialistiche su «Riflessività umana e percorsi di vita. Come la soggettività umana influenza la mobilità sociale»
Il vol., a firma di una storica docente di Sociologia dell’Università di Warwick, presenta al pubblico italiano la propria teoria, suffragata da uno studio empirico effettuato su un campione di 128 soggetti, detta della riflessività. Quest’ultima è «il regolare esercizio dell’abilità mentale, comune a tutte le persone (normali), di considerare sé stesse in relazione ai propri contesti (sociali) e viceversa» al fine di modificare i propri percorsi di vita e di realizzare interessi e progetti. La riflessività è il fattore che opera la mediazione tra la struttura della società e l’agire personale e spiega perché e in che modo «ci facciamo strada nel mondo».
Tratto dalla rivista Il Regno 2010 n. 10
(http://www.ilregno.it)
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