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Descrizione
Si offrono al lettore le pagine di grandi autori che hanno delineato la disciplina nota come filosofia del diritto. Si indaga su ciò che il diritto è, su ciò che deve essere, sul diritto come fenomeno sociale. Questa seconda edizione ampliata include diciotto nuovi autori, tra cui due tra i maggiori linguisti del xx secolo (Giacomo Devoto e Émile Benveniste), alcuni tra i più originali filosofi (da John Rawls a Hans Jonas, da Michel Foucault a Simone Weil) e figure fondamentali della filosofia del diritto (tra cui Norberto Bobbio). Chiude il volume un testo rarissimo dello storico italiano Giovanni Tamassia, che tratta del “diritto ingenuo”: quel “diritto che sappiamo già”, evocato da Tamassia attraverso la descrizione etnografica del “diritto dei fanciulli”.
"Il giurista potrà conoscere ciò che in un dato tempo e luogo le leggi prescrivono, ma se ciò che queste leggi prescrivono sia anche giusto non può conoscerlo a meno che non cerchi l'origine dei propri giudizi nella ragione." La sfida (1797) di Kant racchiude la dicotomia fondatrice della disciplina oggi nota come filosofia del diritto. Da una parte, quale sia l'assenza della norma; dall'altra, che cosa essa dovrebbe essere. Ma sotto il cielo della libertà alla domanda ontologica (che cosa il diritto è) e a quella deontologica (che cosa il diritto deve essere), si affianca quella fenomenologica che indaga il rapporto tra diritto e società. Ai tre interrogativi rispondono i saggi di questo volume.
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DETTAGLI DI «Filosofia del diritto»
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