Laudario dei semplici. Antologia di componimenti religiosi salentini
(Gli argonauti)EAN 9788860221049
Merita attenzione questa antologia, per diversi aspetti. Sono 104 testi che l’A. ha raccolto dalla viva voce di quanti li ricordano ancora, a Galatone in provincia di Lecce, nel corso degli anni 1992-2008, e da lui accuratamente trascritti e tradotti in italiano, ed ora pubblica con versione a lato, con i criteri dichiarati nella «avvertenza» (p.10) e nelle prospettive delineate nella premessa (p. 11-15).
La raccolta è articolata in dieci capitoli che danno il senso delle composizioni, della loro origine e del loro uso. Eccone i titoli: la dottrina cristiana, la vita di ogni giorno, il santo Natale, i canti della Passione, la santissima Eucarestia, la vergine Maria, i santi, il pellegrinaggio, le preghiere della sera, il mistero della morte.
Nella introduzione di ogni capitolo l’a. sottolinea le tematiche di fondo, con utili riferimenti ai passaggi storici della formazione dell’immaginario collettivo e dei filoni devozionali, originati dalle tante modalità educative del sentimento religioso, nei contesti generali delle popolazioni salentine. Molto utili sono gli ac-cenni alle espressioni di pietà delle località del territorio circostante, più o meno vicino a Galatone.
Non meno interessanti sono pure i cenni alle attività pastorali di quanti hanno educato alla fede, parroci, religiosi, confratelli, sicché i testi vengono ripresentati come testimonianze di un vissuto religioso, formatosi nel corso dei secoli, da quelli medievali a quelli più vicino a noi. Si veda ad esempio, il testo sul pelle-grinaggio del 3 maggio del 1976 (p.323-337) o quello della storia di S. Giuseppe da Copertino (p. 294-319).
Questa poesia religiosa e dialettale fa parte del patrimonio quasi esclusivamente orale, trasmesso di generazione in generazione, che rischiava di essere perduto per sempre. Per questo non possiamo non essere grati di questo lavoro di recupero e di conservazione, che consentirà di studiare ancora la pietà popolare di questa provincia periferica del Mezzogiorno italiano. E’ auspicabile che altri, con la stessa sensibilità storica e culturale del giovane A. di questa antologia, possono fare per altre aree salentine e pugliesi. Tutto questo contribuirà alla storia delle popolazione meridionali.
Tratto dalla Rivista di Scienze Religiose n. 1/2010
(http://www.facoltateologica.it/rivistadiscienzereligiose.html)
È interessante questa antologia, per diversi aspetti. Sono 104 testi che l’A. ha raccolto dalla viva voce di quanti li ricordano ancora, a Galatone in provincia di Lecce, nel corso degli anni 1992-2008, e da lui accuratamente trascritti e tradotti in italiano, ed ora pubblica con versione a lato, con i criteri dichiarati nella « avvertenza» (p.10) e nelle prospettive delineate nella premessa (p. 11-15). La raccolta è articolata in dieci capitoli che danno il senso delle composizioni, della loro origine e del loro uso. Eccone i titoli: la dottrina cristiana, la vita di ogni giorno, il santo Natale, i canti della Passione, la santissima Eucarestia, la vergine Maria, i santi, il pellegrinaggio, le preghiere della sera, il mistero della morte. Nella introduzione di ogni capitolo l’A. sottolinea le tematiche di fondo, con utili riferimenti ai passaggi storici della formazione dell’immaginario collettivo e dei filoni devozionali, originati dalle tante modalità educative del sentimento religioso, nei contesti generali delle popolazioni salentine. Molto utili sono gli accenni alle espressioni di pietà delle località del territorio circostante, più o meno vicino a Galatone. Non meno interessanti sono pure i cenni alle attività pastorali di quanti hanno educato alla fede, parroci, religiosi, confratelli, sicché i testi vengono ripresentati come testimonianze di un vissuto religioso, formatosi nel corso dei secoli, da quelli medievali a quelli più vicino a noi. Si veda ad esempio, il testo sul pellegrinaggio del 3 maggio del 1976 (p. 323-337) o quello della storia di S. Giuseppe da Copertino (p. 294-319). Questa poesia religiosa e dialettale fa parte del patrimonio quasi esclusivamente orale, trasmesso di generazione in generazione, che rischiava di essere perduto per sempre. Per questo non possiamo non essere grati di questo lavoro di recupero e di conservazione, che consentirà di studiare ancora la pietà popolare di questa provincia periferica del Mezzogiorno italiano. È auspicabile che altri, con la stessa sensibilità storica e culturale del giovane A. di questa antologia, possono fare per altre aree salentine e pugliesi. Tutto questo contribuirà alla storia delle popolazione meridionali.
Tratto dalla Rivista di Scienze Religiose di Brindisi "Parola e Storia" n.1-2010
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