«Rendere la fede cultura»: questo invito di Giovanni Paolo II è all'origine del Premio internazionale promosso dalla Scuola di Cultura Cattolica di Bassano del Grappa. Il volume ci fa vedere la fecondità dell'abbraccio tra fede e ragione attraverso i testi e le immagini dei 25 premiati, testimoni di un appassionato amore alla bellezza e alla verità.
«Un quarto di secolo: dal 1983 al 2007 la "Scuola di cultura cattolica" di Bassano del Grappa, nata nel solco dello spirito apostolico di don Didimo Mantiero, ha cercato, con un premio annuale, di indicare a credenti e meno credenti alcune personalità eminenti, che si sono impegnate, in un momento non certo facile per la religione e la Chiesa, per la promozione della cultura cattolica. (...) Due sono stati i principi, ai quali la giuria del premio si è sempre ispirata nelle sue scelte. Possiamo riassumerli in due parole forti di Giovanni Paolo II: "fare della fede cultura"; e "fede e ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità". Due principi che, dopo la scomparsa di papa Wojtyla, sono stati ripresi e accentuati dal nuovo papa, Joseph Ratzinger, al quale, con una inconsapevole ma gradevole preveggenza, abbiamo attribuito il premio nell'anno 1992».
Gianfranco Morra, presidente della Giuria
Fra i premiati: Gianfranco Morra, Adriano Bausola, Augusto Del Noce, Adriano Bompiani, Sergio Cotta, Divo Barsotti, P. Cornelio Fabro, Pietro Pajardi, Giorgio Torelli, Joseph Ratzinger, Giacomo Biffi, Vittorio Messori, Luigi Giussani, Abbé René Laurentin, Irina Jlovajskaja Alberti, Pietro Prini, Michael Novak, Eugenio Corti, Riccardo Muti, Krzysztof Zanussi, Antonio Fazio, Hanna Gronkiewicz-Waltz, Cesare Cavalleri, Angelo Scola, Ettore Bernabei, Camillo Ruini
Per ciascun premiato sono riportati: la motivazione del premio, alcune foto e uno stralcio dell'intervento nel corso della cerimonia di premiazione
Finalità del premio al merito della Cultura Cattolica
Il premio intende offrire un riconoscimento a quegli intellettuali che, in ogni campo della spiritualità umana, svolgono un discorso scientificamente sicuro alla luce di una identità cristiana, nel senso indicato da papa Giovanni Paolo II: "fare della fede cultura".