I luoghi della fede nella società secolare
(Percorsi pastorali)EAN 9788851406127
L’autore del volume, sacerdote della diocesi di Brescia, è laureato in pedagogia, psicologia e liturgia. Presenta al pubblico questa raccolta di articoli personali già apparsi, nell’ultimo decennio, in diverse riviste pedagogiche e pastorali. Il filo rosso è costituito dal tema dell’educazione alla fede, declinato negli ambiti ecclesiali classici: parrocchia, famiglia, scuola, oratorio…, ma rivisitati rispetto alle problematiche odierne. L’attenzione è concentrata sulla riproposizione della centralità della figura di Cristo, nella prospettiva di una formazione integrale, umana e cristiana. Due sono le direzioni seguite: una prospettiva descrittiva che analizza, sulla base delle acquisizioni sociologiche, le ragioni della crisi del modello cristiano, sullo sfondo della crisi del sacro che sta caratterizzando l’occidente dalla metà del ’900; una prospettiva propositiva che rivisita i luoghi di trasmissione e di annuncio della fede, dai quali possa partire una nuova stagione evangelizzatrice. Attraverso pagine di facile lettura, tra dottrina ed esperienza, il discorso propone suggestioni teologiche con una attenzione particolare al rinnovamento pastorale.
Le variazioni epocali della parabola del religioso, poste all’attenzione del lettore, sono note ma trovano contrappeso in elementi di speranza: fine della cristianità ma non del cristianesimo, secolarizzazione crescente ma con potenziali aspetti rigeneratori e purificatori, fine della società cristiana ma nuovo modo di essere chiesa, oltre le incrostazioni del passato. La lettura della situazione socio-culturale e religiosa dell’Europa è vista nella prospettiva di un kairòs per l’oggi, una opportunità per una rinnovata era cristiana di cui sembrano intravedersi i segni. La tenue luce della religiosità, lungi dall’essere un crepuscolo, rivela i tratti di un’alba incipiente che apre alla speranza di un nuovo giorno. I cristiani del terzo millennio «sono chiamati a passare dalla ormai perduta centralità della cristianità a una nuova centralità, quella della fede, la quale va ricercata, più che a livello della struttura della chiesa, a livello delle coscienze…».
Alle quattro parti del volume fa da cornice la parola del Magistero, quella di Benedetto XVI come incipit, quella dell’episcopato italiano in chiusura, in un ideale tentativo di amalgama e di orientamento tematico.
La prima parte presenta un commento alle encicliche di papa Benedetto XVI, con l’aggiunta del Compendio del catechismo della chiesa cattolica. La seconda propone la centralità di Cristo in rapporto alla situazione odierna della fede, della ricerca di Dio, dell’indifferenza religiosa. Nella parte terza, a fronte dei molti «non luoghi», vengono passati in rassegna i «luoghi» classici della formazione e dell’evangelizzazione: la parrocchia in relazione ai movimenti, la famiglia in riferimento alla situazione socio culturale odierna e ai documenti magisteriali, la scuola con attenzione a quella cattolica, l’oratorio…, considerati «laboratori della fede» secondo l’espressione cara a papa Giovanni Paolo II. Non sono luoghi nuovi ma quelli privilegiati per la sfida educativa, nei quali i cristiani devono imparare ad abitare e impegnarsi a rinnovare, per continuare a dire Cristo nella città secolare. Sarà, tuttavia, quanto mai opportuno anche visitare luoghi nuovi, a fronte della diversificazione e multipolarità referenziale delle nuove generazioni che abitano e si riconoscono in più luoghi. La mobilità spaziale, fisica e «virtuale» (internet), la socializzazione globalizzata, reale e «digitale» (il fenomeno dei social network), non sono fenomeni neutri ma segnali del mutamento delle relazioni, provocazioni sulla modalità di annuncio del messaggio cristiano.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2010, nr. 2
(http://www.fttr.it/web/studiapatavina)