La civiltà dell'amore e il senso della storia. Liberazione cristiana, fraternitù, utopia
(Università)EAN 9788849824681
Lo scritto «d’indole sintetica e divulgativa, vorrebbe, pur avvalendosi di dati storici, filosofici e teologici, offrire una chiave di lettura di tipo sapienziale a chi ricerca il senso dei “segni dei tempi”. È la proposta di un aiuto per “situarsi” nella storia, cioè per interpretare – insieme ragionevolmente e cristianamente – il passato, valutare le potenzialità del presente e scoprire anche le sfide e le possibili tentazioni del futuro ». Un 1o c. è dedicato alla proposta di senso della rivelazione cristiana (Gesù Cristo), il 2o alla proposta riconosciuta dal magistero della «civiltà dell’amore», il 3o alle resistenze del moderno, il 4o all’utopia concreta dell’interpretazione cristiana della storia.
Tratto dalla rivista Il Regno n. 6/2010
(http://www.ilregno.it)
Il saggio si chiede: «Esiste un ``stella polare'' cui riferirsi per interpretare la storia nostra collettiva?». L'A. risponde che la liberazione cristiana, ovvero la «verità civile del cristianesimo» che gli ultimi papi chiamano «Civiltà dell'Amore », costituisce la vera chiave di lettura per valutare e discernere gli aspetti positivi e negativi delle grandi epoche storiche, dall'antichità ai nostri giorni. La civiltà dell'amore è quindi quell'«autentica civiltà» che può sorgere se trova in Cristo la pietra angolare per la vita della persona, un ordine più giusto nella società e la convivenza pacifica tra le nazioni. Dopo l'Introduzione (pp. 11-14) i1 saggio si divide in due parti.
La prima parte, intitolata La liberazione cristiana e il senso della storia (pp. 15-62), eripartita a sua volta in due capitoli: «Liberazione esistenziale: l'amore come senso della vita» (pp. 17-30) e «Liberazione storico-sociale: la civiltà dell'amore come verità civile del cristianesimo» (pp.31-62). La seconda parte, intitolata Lineamenti per un discernimento cristiano della storia (pp. 65-131) comprende una «Premessa» e altri tre capitoli, rispettivamente così intitolati: «Idea della storia dal punto di vista della civiltà dell'amore» (pp. 65-71); «La civiltà dell'amore e i suoi nemici» (pp.73-102); «La civiltà dell'amore come Utopia concreta » (pp. 103-131). Chiudono il libro una conclusione con Tre tesi sulla civiltà dell'amore (pp 133-134), un Piccolo glossario (p. 135), le Fonti (pp.l36-i37) e un Indice (pp. 139-141). Non dispiacerà segnalare qui le tre tesi conclusive.
Tesi I. La Civiltà dell'amore come traduzione storica del cristianesimo. La civiltà dell'amore non è altro che la risonanza, l'irradiazione storica, di un cristianesimo che ha profuso nel mondo, nella società, nella cultura e nella politica, le sue potenzialita soprannaturali. Essa non si identifica con la Chiesa, ma ne può essere l'effetto storico. La Chiesa è la lampada, la civiltà dell'amore la casa illuminata.
Tesi II. I contenuti della civiltà dell'amore. Tra questi la provenienza del mondo e della natura dalla benefica generosità di un Creatore che si è soliti chiamare «Dio», la grande dignità dell'uomo e la relazione ontologica vigente tra tutti gli esseri umani che è la fratellanza, la quale si traduce sul piano etico nella fraternità come fondamento della solidarietà umana.
Tesi III. La civiltà dell'amore, possibile «utopia concreta» tra ragione e fede. La civiltà dell'amore è un'«utopia concreta», ossia un ideale difficile, ma conveniente da perseguire. Essa dipende dalla potenza d'irradiazione di una Chiesa autenticamente unita ed evangelica e da un supplemento d'anima e di intelligenza da parte della società civile nel suo aprirsi alla verità razionale dell'unità della famiglia umana e dell'autentico bene comune. Questo riguarda non solo i cristiani, ma anche tutti gli uomini di buona volontà e di senso comune per i quali la verità del vivere umano si riassume nella fratellanza tra tutti gli uomini sotto lo sguardo paterno di Dio. In conclusione, credo che si possa affermare che l'A., e glie ne siamo grati, ha raggiunto pienamente lo scopo che si era prefisso: quello di «offrire una chiave di lettura di tipo sapienziale a chi ricerca il senso dei segni dei tempi». E' la proposta di un aiuto per situarsi «nella Storia, cioè per interpretare - insieme ragionevolmente e cristianamente - il passato, valutare le potenzialità del presente e scoprire anche le sfide e le possibili tentazioni del futuro» (p. 12).
Tratto dalla rivista "Sapienza. Rivista di Filosofia e di Teologia" n. 2/2010
(http://www.edi.na.it)
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Fiori Raffaele il 1 agosto 2010 alle 18:26 ha scritto:
Errore nella trascrizione del titolo:
fraternitù, utopia da correggere in fraternità - utopia.
Leggendo, spesso ho chiuso il testo e iniziato a pregare.
Pagine intrise di Spirito Santo.