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Descrizione
Questo volume ricostruisce idee, politiche e percorsi della modernità nell'Europa centrale, orientale e balcanica dall'inizio dell'Ottocento fino a Gorbacev. Attraverso la comparazione dei principali dibattiti e delle reciproche influenze intercorse fra diversi paesi, dalla Russia alla Jugoslavia, dalla Polonia alla Bulgaria, lungo un arco cronologico di quasi due secoli, l'autore ripercorre i fenomeni regionali di mescolanza e rigetto, nonché le reti di relazioni e i meticciati che, in forme transnazionali, hanno caratterizzato la ricerca e la costruzione dello sviluppo, dai tempi del narodnicestvo (populismo) russo e dei movimenti rurali fino alle società socialiste e alla loro crisi. Uscendo da tradizionali schemi interpretativi, imperniati sul primato euro-occidentale, il libro si sofferma sulla pluralità dei modelli di sviluppo, sui tratti industriali, urbani e di crescente secolarizzazione delle società europeo-orientali, nonché sul contrasto fra orientamenti protezionistici e interdipendenze, fino al diffondersi della globalizzazione. Al lettore viene cosi offerta una visione non convenzionale di come la Politica si sia sviluppata in un'area tanto importante del Vecchio Continente, ora parte integrante della UE o suo stretto vicino, contribuendo a una più approfondita conoscenza, e a una stimolante riflessione sugli intrecci fra moderno e postmoderno che distinguono il nostro tempo e il processo di integrazione europea.
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DETTAGLI DI «Le sfide della modernità. Idee, politiche e percorsi dell'Europa orientale nel XIX e XX secolo»
Tipo
Libro
Titolo
Le sfide della modernità. Idee, politiche e percorsi dell'Europa orientale nel XIX e XX secolo
Autore
Bianchini Stefano
Editore
Rubbettino Editore
EAN
9788849821598
Pagine
378
Data
settembre 2009
Altezza
21 cm
Larghezza
13 cm
Collana
Studi diplomatici
Recensioni di riviste specialistiche su «Le sfide della modernità. Idee, politiche e percorsi dell'Europa orientale nel XIX e XX secolo»
Troppo spesso siamo abituati a privilegiare le dinamiche storiche, politiche ed economiche di una parte del continente europeo sottovalutando, per conseguenza, quanto è avvenuto nella parte europea orientale e balcanica. L’a. con notevole perizia colma tale lacuna ricostruendo, in modo sintetico e al tempo stesso approfondito, le principali traiettorie che hanno caratterizzato l’Europa dell’Est negli ultimi due secoli a partire dall’inizio dell’Ottocento sino a giungere a Gorbaciov. Russia, Iugoslavia, Polonia, Bulgaria sono messe a confronto, evidenziando le pluralità dei loro modelli di sviluppo, fondamentali per capire le tendenze che potrebbero essere percorse in un futuro ormai imminente coinvolgente anche la stessa Unione Europea.
Tratto dalla rivista Il Regno n. 2/2010
(htto://www.ilregno.it)