EAN 9788845928543
Gettare una luce sui problemi più seri e al tempo stesso non pronunciare una sola frase seria, essere affascinato dalla realtà del mondo contemporaneo e al tempo stesso evitare ogni realismo – ecco La festa dell’insigni$canza. Chi conosce i libri di Kundera sa che il desiderio di incorporare in un romanzo una goccia di «non serietà» non è cosa nuova per lui. Nell’Immortalità Goethe e Hemingway se ne vanno a spasso per diversi capitoli, chiacchierano, si divertono. Nella Lentezza, Vera, la moglie dell’autore, gli dice: «Mi hai detto tante volte che un giorno avresti scritto un romanzo in cui non ci sarebbe stata una sola parola seria ... Ti avverto però: sta’ attento». Ora, anziché fare attenzione, Kundera ha finalmente realizzato il suo vecchio sogno estetico – e La festa dell’insignificanza può essere considerato una sintesi di tutta la sua opera. Una strana sintesi. Uno strano epilogo. Uno strano riso, ispirato dalla nostra epoca che è comica perché ha perduto ogni senso dell’umorismo. Che dire Nulla. Leggete!
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