Testo poetico che viaggia sui binari della memoria. Prepotente e soave a un tempo, il ricordo trascina negli anni della guerra, e lautore rievoca figure e storie raccogliendo le testimonianze dellamico Piero. Incontriamo così curiosi personaggi legati alle vicende della lotta partigiana, nella cornice nebbiosa di Varallo Sesia: Enrico Biondini, cleptomane di talento dallo stile surreale; Tita, padre dellamico Piero, famoso per la sua abilità nella pesca con la mosca, in realtà attivissimo passatore che aiutava i fuggiaschi a raggiungere la Svizzera. Tra costoro anche il capitano Gino, ufficiale tornato volontariamente in Italia per guidare una banda di comunisti (lui monarchico) e insignito della medaglia doro per la morte eroica. Affascinante ritratto dagli emblematici risvolti umani è quello del maestro Costantino Burla, esempio di integrità morale, che si oppone al fascismo nei fatti, per il modo in cui svolge il proprio compito e resiste a ogni forma di prepotenza e di angheria. Del tutto diverso è il partigiano australiano Frank, agente segreto britannico che diventa amico sincero del capo comunista Cino Moscatelli e che riesce a riesce ad aiutarlo e a proteggerlo, passando continuamente dallItalia alla Svizzera, fino a svanire nel nulla alla fine della guerra. Fra aneddoti e testimonianze, valori universali e pittoreschi dettagli di vita quotidiana, un libro che si legge non soltanto come un diario dei ricordi, ma che soprattutto si sfoglia come un album di fotografie insieme a un vecchio amico.
NOTE BIOGRAFICHE
Cesare Rimini fa lavvocato a Milano e si occupa di diritto di famiglia. Ha tenuto rubriche per la RAI, è collaboratore del Corriere della Sera per il diritto di famiglia e di altre riviste. Ha pubblicato tra gli altri: Lasciamoci così... (Longanesi, 1994), Una carta in più (Mondadori 1997), Sei nipoti... e Cinque Terre (Fabbri Editore 1998), Nove nipoti... e Cinque Terre (Fabbri Editore, 2004). Per Bompiani è già uscito E a casa tutti bene? (2006).