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Descrizione
Questa raccolta di saggi guidata da Philip Esler fa per così dire il punto della ricerca sugli scritti dell'Antico Testamento esaminati nella prospettiva delle scienze sociali, dall'antropologia e l'antropologia sociale all'etnologia, dagli studi sul rito e gli stati estatici all'organizzazione sociale e politica delle società antiche, dalla linguistica alla narratologia. Intento dell'opera è mostrare come il ricorso alla strumentazione fornita dalle scienze sociali sia preferibile all'approssimazione di pregiudizi e assunti che conseguono da concezioni acritiche del funzionamento delle culture, in particolare quelle antiche, e che sono di serio ostacolo alla comprensione dell'Israele antico nei diversi contesti culturali del tempo. In quest'ottica la metodologia delle scienze sociali dà prova della propria utilità euristica a integrazione proficua dell'applicazione dei metodi comunemente in uso nella critica biblica, dalla filologia e la critica storica allo studio delle tradizioni e delle forme letterarie dei testi dell'Antico Testamento.
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DETTAGLI DI «Israele antico e scienze sociali»
Recensioni di riviste specialistiche su «Israele antico e scienze sociali»
L’applicazione dei modelli delle scienze sociali all’interpretazione biblica viene spiegata e difesa nei suoi presupposti e nella sua metodologia nella I parte dell’opera, insieme a una dettagliata storia degli studi d’ambito veterotestamentario. Quindi su aspetti particolari e circoscritti (tribalismo, poliginia, sacrificio, scambio, ricchezza, profezia, sterilità ecc.) vengono proposti i contributi presentati nel 2004 al colloquio tenuto all’Università di St. Andrews in Scozia a cura del Context Group, che, guidato dal curatore di questo vol., sta portando avanti dal 1994 un progetto per lo studio della Bibbia nel suo ambiente culturale.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2009 n. 12
(http://www.ilregno.it)
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