Ripartire da Edith Stein. La scoperta di alcuni manoscritti inediti
(Quaderni per l'università)EAN 9788837228378
Il volume Ripartire da Edith Stein. La scoperta di alcuni manoscritti inediti, a cura di Patrizia Manganaro e Francesca Nodari, edito da Morcelliana (492 pagine) è un testo imprescindibile per coloro che affrontano gli studi sulla figura e sul pensiero di Edith Stein – Santa Teresa Benedetta della Croce, carmelitana scalza. Ritengo che dal giorno della sua pubblicazione questo volume costituisca uno strumento di fondamentale importanza per la ricerca storiografica sulla filosofia della Stein. Il libro, una raccolta di saggi di importanti studiosi del pensiero di Edith Stein, è dedicato a Padre Hermann Leo Van Breda nel quarantesimo anniversario della sua scomparsa. È opportuno ricordare che è grazie a questo padre francescano studioso del pensiero husserliano e fondatore degli Husserl-Archives che oggi sopravvivono il Nachlass di Edmund Husserl e l’archivio di Edith Stein.
La Prefazione del volume è affidata a Laura Boella, tra i massimi studiosi della filosofia steiniana. Nel suo saggio introduttivo (“Edith Stein: da Breslavia al mondo. Una mappa filosofica e un nuovo inizio”), Patrizia Manganaro prende in considerazione anzitutto la monumentale Internationale Edith Stein Bibliographie di padre Francesco Alfieri, pubblicata nel 2012 e punto di riferimento per ogni ricerca su Edith Stein. In riferimento al volume curato assieme a Francesca Nodari, sottolinea che «i Paesi presenti in questo libro, numerosi e significativi, travalicano i confini strettamente europei per affacciarsi su realtà altre, dinamiche e promettenti». Dopo l’altro saggio introduttivo, di Francesca Nodari, dedicato a “La dilatazione della Gemeinschaft come un attraversamento delle relazioni”, si apre una serie di contributi che indagano il pensiero della Stein sulla base di differenti aspetti scientifici. A rendere unica questa pubblicazione è l’elemento pionieristico che caratterizza alcune ricerche.
Rende onore al testo il saggio di Susanne Batzdorff, che presenta il ricordo della Zia Edith Stein. HannaBarbara Gerl-Falkovitz dona al lettore un saggio che porta alla luce un primo giudizio sull’opera Endliches und ewiges Sein e un primo progetto di scrittura di una biografia dedicata a Edith Stein. Ulrich Dobhan parla di Maria Amata Neyer e del suo profondo legame con la figura della nostra pensatrice. René Raschke indaga i fondamenti della ricezione di Edith Stein nell’area germanofona. Il saggio di Angela Ales Bello (“La ricezione di Edith Stein. Un percorso bibliografico”) dona slancio al campo di indagine e sottolinea l’importanza a livello internazionale della ricerca bibliografica di padre Francesco Alfieri.
Seguono i saggi di Fabio Minazzi – «Una mappa per “il castello interiore” di Edith Stein. A proposito della prima bibliografia internazionale steiniana» – e di Daniela Verducci – “Pensieri femminili a confronto. Edith Stein e Anna-Teresa Tymieniecka”. Altri tredici saggi indagano la motivazione dell’importanza scientifica del fare ricerca sui testi di Edith Stein e del suo pensiero. Nell’Appendice, padre Francesco Alfieri porta i risultati delle sue più recenti indagini con il saggio intitolato: Gli inediti su Edith Stein aprono un nuovo orizzonte di ricerca. Una ricognizione dei carteggi privati di H. ConradMartius, H.L. Van Breda e A.-T. Tymieniecka (pp. 413-462). Concludo riportando ciò che Hanna-Barbara Gerl Falkovitz scrive nella Postilla (p. 462): «Padre Francesco Alfieri ofm, a cui dobbiamo l’irrinunciabile e ampia bibliografia su Edith Stein, da anni è alla ricerca delle tracce negli archivi d’Europa e d’America. E in effetti (…) non solo sono emerse nuove testimonianze dell’amica intima di Edith Stein, la fenomenologa Hedwig Conrad-Martius, ma anche importanti notizie sul fondatore dell’Archivio Husserl e dell’Archivio Stein, padre Hermann Leo Van Breda ofm, e – ritrovamento inatteso e sorprendente – alcune lettere inedite di Edith Stein a Roman Ingarden conservate in America dalla filosofa polacco-americana Anna-Teresa Tymieniecka». La ricerca scientifica in filosofia è esplorazione, è amore per la comunicazione di ricerche che possono gettare luce su momenti fondamentali della storia di un pensiero. Nel caso del pensiero di Edith Stein la ricerca scientifica affronta ora un momento importante.
Tratto dalla Rivista di Vita Spirituale n. 4-5/2014
(http://www.vitaspirituale.it)