Esaurito
Descrizione
Le domande cruciali di alcuni protagonisti della storia politica diventano la cifra del loro stesso pensare: per Marco Minghetti - esponente della Destra storica, spirito critico animato da intenti liberali - il quesito fondamentale riguardava lo Stato. Questi scritti ne presentano uno scorcio, nel suo aspetto più problematico: il rapporto fra cittadino e Stato, declinato alla luce delle difficoltà che l'Italia unita deve affrontare. La nervatura di fondo di questo rapporto va a toccare i nuovi compiti dello stesso Stato di diritto nelle società allora contemporanee: questioni che intrecciano l'economia, la morale e il diritto, la legislazione sociale, la gestione dei servizi pubblici da parte dello Stato, ridefinendo il senso del liberalismo. Un pensiero attento a non perdere di vista l'interesse pubblico di fronte agli interessi individuali, rifiutando ogni forma di pregiudizio dottrinario. Pagine che potrebbero essere scritte ai nostri giorni: dove l'analisi dello storico si fa riflessione sul presente, trascendendolo con esiti che ben si possono definire classici.
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Il «grande statista bolognese, per molti anni capo riconosciuto della destra storica nell’Italia postunitaria, … rappresentante di punta del pensiero politico liberale italiano ed europeo, riassume qui sinteticamente quello che è il perno fondamentale della sua analisi politica: l’idea che la classica polarità liberale cittadino-stato, spesso immaginata secondo l’apriorismo di dottrine volte a ipostatizzare i due termini, debba invece sempre essere commisurata a una attenta disamina del presente, condotta con la certezza indiscutibile di parametri scientifici indirizzati all’analisi dei “fatti” e della storia». Con il raggiungimento dell’unità nazionale, M. «dichiarerà chiusa per l’Italia l’età della poesia …: l’Italia è ora entrata nella cosiddetta “età della prosa”, della costruzione effettiva di uno stato liberale che, alla stregua degli altri paesi civili dell’Europa di fine Ottocento, deve affrontare da vicino urgenti problemi finanziari, amministrativi, economici e sociali» (dall’introduzione della curatrice R. Gherardi).
Tratto dalla Rivista Il Regno 2011 n. 16
(http://www.ilregno.it)
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