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Descrizione
Nella nozione di genio - come ingegno o talento - si intrecciano l'universale e il particolare dell'esperienza umana. Muovendo da una riflessione filologica, Giampiero Moretti delinea l'andamento del concetto dall'antichità al secolo scorso, rilevandone le oscillazioni: genio è una facoltà che ogni uomo possiede in quanto uomo o rinvia oltre; è comune a tutti gli uomini o è unica nel singolo? Se sempre più le funzioni della mente con cui si percepisce il mondo si traducono da sensi in senso e creatività, allora il genio ha per oggetto la verità o se ne sgancia? Un motivo di fondo che attraversa la storia dell'estetica e raggiunge la sua massima tematizzazione tra '700 e '800 come categoria estetica - si pensi a Kant, ove esso destina l'arte alla sua piena autonomia. Ma l'originalità di questo volume sta nell'attraversare i principali paradigmi estetici e al contempo trascenderli in una stabilità del concetto che ne mostra la portata teoretica. In quanto forma con cui l'uomo si accosta alla realtà, il concetto di genio investe la stessa teoria della conoscenza. Un concetto intrinseco ai nodi di fondo della storia del pensiero: il problema di soggettività e oggettività, la verità, la rappresentazione, l'immaginazione. Questioni perenni della filosofia, sulle quali l'estetica ha un suo particolare sguardo.
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DETTAGLI DI «Il genio. Origine, storia, destino»
Tipo
Libro
Titolo
Il genio. Origine, storia, destino
Autore
Moretti Giampiero
Editore
Morcelliana Edizioni
EAN
9788837224813
Pagine
216
Data
marzo 2011
Peso
270 grammi
Altezza
21 cm
Larghezza
15 cm
Profondità
1,5 cm
Recensioni di riviste specialistiche su «Il genio. Origine, storia, destino»
Nel 1950 Benedetto Croce, in occasione di una pubblicazione dell’epoca, prese lo spunto per riflettere sulla categoria del genio: per il filosofo abruzzese il «genio» è ricondotto all’«ingegno» visto come ferma conquista dell’uomo. In estrema sintesi Croce faceva suo l’uso interscambiabile dei termini che, a sua volta, adottò Leopardi nello Zibaldone. L’a. muovendosi da queste piste interpretative delinea con fluida scrittura ripercorre gli snodi della storia della filosofia facendo affiorare come la questione concettuale del genio sia congiunta al modo con cui l’uomo conosce la realtà. Si dipanano, così, questioni che costituiscono l’interessante dorsale di tutta la storia del pensiero occidentale.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2011 n. 16
(http://www.ilregno.it)
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