Esaurito
Descrizione
Fin dai primi contributi sistematici negli anni Quaranta, la Teoria dei Giochi ha suscitato la speranza che lo sviluppo di metodi e modelli rigorosi potesse contribuire alla comprensione dei meccanismi di cooperazione e conflitto tra individui, imprese, partiti, nazioni.Robert Aumann ha partecipato da protagonista alla costruzione della teoria, come consulente dell'agenzia per il disarmo durante la guerra fredda e poi in una serie di contributi teorici che hanno ridefinito la nostra comprensione del funzionamento dei mercati e della comunicazione e cooperazione tra agenti razionali.In questa lunga intervista, condotta da uno dei suoi allievi, Aumann ripercorre le principali tappe del proprio cammino umano ed intellettuale. Oltre alla testimonianza di una vita che ha attraversato le grandi speranze e tragedie del Novecento, il lettore troverà in queste pagine una discussione appassionata e non tecnica di alcune idee importanti della teoria dei giochi e delle loro possibili applicazioni in campi molto diversi come le scienze sociali, la biologia, la medicina e l'informatica.ROBERT AUMANN (Francoforte 1930), emigrato con la famiglia negli Stati Uniti all'avvento del Nazismo, ha ottenuto il Dottorato in matematica al mit nel 1955. Ha insegnato in diverse Università americane ed è professore emerito alla Hebrew University a Gerusalemme, dove ha fondato il Centro per lo Studio della Razionalità. Ha vinto il premio Nobel per l'Economia nel 2005.
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DETTAGLI DI «Razionalità, cooperazione, conflitto. Intervista sulla teoria dei giochi»
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Emigrato dalla Germania in seguito alle leggi razziali, R. Aumann ha insegnato matematica ed economia in numerose università americane e a Gerusalemme. In questa intervista con Sergiu Hart (pubblicata in Israele nel 2005) ha raccontato il percorso del suo pensiero e in particolare lo sviluppo della teoria dei giochi dopo la prima generazione di scienziati che l’avevano utilizzata. Essa prende in considerazione le situazioni di competizione e di conflitto fra due o più persone con interessi contrastanti per farne una sorta di scienza sociale matematizzata, un corpus di concetti utili a comprendere che cosa determina sia il conflitto sia la cooperazione tra individui, imprese, partiti e intere nazioni. Scoperte di matematica pura diventano fonte di spiegazione di tradizioni religiose, pratiche impreviste e conferme umanistiche. Al termine un glossario e brevi notizie biografiche sugli studiosi citati.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2009 n. 12
(http://www.ilregno.it)
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