Esaurito
Descrizione
Il volume propone una rigorosa analisi del pensiero filosofico e politico di Louis de Bonald, tra i principali protagonisti dell'elaborazione teorica e dell'azione politica controrivoluzionaria, nemico implacabile della filosofia dei Lumi e critico tenace e acuto della modernità.Ripercorrendo l'opera bonaldiana e commentandone i passi più significativi, l'autore ne evidenzia i principali nuclei tematici, dalla santa alleanza di politica e religione al timore cieco di ogni dissenso, dall'origine divina del linguaggio al modello organicistico e gerarchico di società, matrice di gran parte della successiva riflessione positivista. Un'attenzione particolare è riservata alla concezione del potere, che implica l'indissolubile legame concettuale tra la santificazione dell'unità e l'ossessione del nemico, e alla filosofia della storia, complicata dalla coesistenza di una concezione antropologica radicalmente negativa e della fiducia in un ordine provvidenziale necessariamente orientato verso una perfezione ultima e definitiva.Al di là delle sue aporie, la teoria controrivoluzionaria, di cui la riflessione di Bonald, in ragione della sua sistematicità e della sua coerenza, è punto di riferimento imprescindibile, non è soltanto «il più grandioso esempio di giustificazione e difesa di un ordine sociale minacciato» (H. Marcuse), ma è anche, nel suo ambizioso tentativo di sviluppare una teoria compiuta della società e di risolvere le contraddizioni del moderno, un oggetto di studio di grande interesse per far luce su quelle stesse ambivalenze e sul significato di categorie come conservazione e progresso, unità e pluralità, ordine e libertà.
Continua
CHI HA ACQUISTATO QUESTO PRODOTTO HA SCELTO ANCHE
DETTAGLI DI «Louis de Bonald»
Recensioni di riviste specialistiche su «Louis de Bonald»
Il vol. propone una rigorosa analisi del pensiero filosofico e politico di Luis de Bonald (1754-1840). Esponente con de Maistre e Donoso Cortés del cattolicesimo della restaurazione, de Bonald crede a una società guidata da un ordine provvidenziale, a una politica alleata con la religione, a un’organizzazione sociale fondata sulla rigida gerarchia dei poteri. Il tutto a partire da un’origine divina e naturalmente immutabile. Una filosofia della storia radicalmente opposta alla Rivoluzione e alimentata da un’antropologia negativa. Il pensiero di uno dei protagonisti di quella stagione (assai più importante della scarsa attenzione che ha finora raccolto) viene riportato con ampie citazioni dei suoi testi. Testo di studio.
Tratto dalla rivista Il Regno n. 10/2008
(http://www.ilregno.it)
ALTRI LIBRI DI «Barberis Giorgio»
ALTRI SUGGERIMENTI
TAGS DI «Louis de Bonald»