Esaurito
Descrizione
Blaise Pascal - matematico e scienziato, moralista e pensatore che si addentra negli abissi dell'animo umano - è un autore che per la sua poliedricità sfugge a univoche definizioni: tanto difformi sono i giudizi su di lui dopo la morte - «autore geniale, con in più il crisma del savant» oppure «pigmeo che è stato fulminato da Dio» - quanto uniforme è la presenza della sua opera nelle riflessioni posteriori. Tre secoli di storia successiva parlano di lui: Pierre Nicole, Filleau de la Chaise, Pierre Bayle, Jean-Baptiste du Bos per il Seicento; Claude-Frangois Houtteville, Voltaire, Jean-Jeacques Rousseau, D'Alambert, Condorcet per il Settecento; Chateaubriand, Maine De Biran, Cousin, Ollé-Laprune, Lachelier per l'Ottocento.Non è solo storia della ricezione, ma qualcosa di più: le interpretazioni della opera pascaliana gettano nuova luce sui temi della modernità, a partire da quella "scommessa" su Dio che fa dell'uomo una "canna pensante", fragile e al tempo stesso sporgente sull'universo e sul nulla; l'uomo ha inscritto in sé il contrappunto, diviso com'è tra finito e infinito, esprit de geometrie ed esprit de finesse, argomentazione cartesiana e capacità di cogliere le sfumature che si sottraggono alle idee chiare e distinte. Una scommessa che, sondando gli enigmi dell'umano e il mistero del divino, fa di Pascal un prisma in cui si rifrange la sfida stessa della modernità, nelle sue molteplici e dissonanti voci.
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DETTAGLI DI «Pascal nella modernità (XVII-XIX secolo)»
Tipo
Libro
Titolo
Pascal nella modernità (XVII-XIX secolo)
A cura di
Bosco D.
Traduttore
Domenico Bosco
Editore
Morcelliana Edizioni
EAN
9788837221287
Pagine
400
Data
maggio 2007
Peso
450 grammi
Collana
Filosofia. Nuova serie
Recensioni di riviste specialistiche su «Pascal nella modernità (XVII-XIX secolo)»
Raccolta di scritti che tracciano un itinerario, lungo quasi tre secoli, dentro la ricezione della figura di Pascal nel panorama della modernità francese. Il curatore ha scelto e tradotto per la prima volta alcuni scritti di Pierre Nicole, Filleau de la Chaise, Pierre Bayle, per il Seicento; Claude-Francois Houtteville, Voltaire, Jean-Jeacques Rousseau, D’Alembert, Condorcet per il Settecento; Chateaubriand, Maine De Biran, Cousin, Ollé-Laprune, Lachelier per l’Ottocento. Dalla raccolta antologica emerge tanto la poliedricità di una figura controversa come quella di Pascal, quanto la percezione di trovare, già nella sua opera, quei temi che costituiranno poi la trama dell’inquieto pensiero moderno su Dio e sull’uomo. Ogni testo è accompagnato da un apparato critico e da una nota di presentazione.
Tratto dalla rivista Il Regno n. 6/2008
(http://www.ilregno.it)
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