ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
NOTIZIE BIOGRAFICHE
John Locke nacque a Wrington nella contea di Somerset, presso Bristol, nell'Inghilterra occidentale, il 29 agosto 1623.
Suo padre, avvocato e poi dedito alla carriera gudiziaria, fu durante la guerra civile, ufficiale nell'esercito del Parlamento e curò molto l'educazione del figlio, nonostante le burrascose vicende del tempo: questi seguì studi regolari prima nel collegio di Westminster, poi in quello di Christ Church ad Oxford, dove l'insegnamento filosofico continuava sulle linee tradizionali ancora fondamentalmente aristoteliche. Egli tuttavia si interessò anche di studi di astronomia, storia e filosofia naturale e, soprattutto, di medicina, nel qual campo acquistò conoscenze tanto vaste e profonde, da esser poi sempre chiamato dagli amici «il dottor Locke», benché in effetti non avesse titolo ufficiale di medico, né praticasse pubblicamente tale professione.
Salvo brevi intervalli (fu per qualche tempo a Berlino quale segretario in una missione diplomatica inglese), Locke rimase lunghi anni ad Oxford perfezionando i suoi studi, dopo aver conseguito i gradi accademici; e quivi incontrò occasionalmente nel 1666 Lord Ashley, poi Conte di Shaftesbury, di cui divenne consigliere e medico personale, con molto successo, seguendolo nella sua residenza londinese, Exeter House. Colà appunto si svolse nel 1671 la riunione di amici che, secondo l'affermazione dello stesso Locke, diede origine alle sue meditazioni filosofiche sulla conoscenza, sviluppate dopo vari anni nel Saggio sull'intelletto umano.
Per il momento infatti l'attività pratica distraeva Locke dalle meditazioni teoriche ed astratte: lo Shaftesbury divenne Lord Cancelliere nel 1672 e Locke fu suo segretario con incarichi ufficiali sino al 1675. In tale anno la sua salute peggiorò ed egli fu costretto ad un periodo di riposo ed a cercare in Francia un clima migliore, soggiornando soprattutto a Montpellier ed a Parigi. Al suo ritorno in Inghilterra, nel 1679, egli trovò un ambiente molto turbato dal rinnovato contrasto fra il Parlamento e il re Stuart Carlo II, restaurato nel 1660 tra tante speranze, e mirante a un nuovo assolutismo e, probabilmente, alla reintroduzione del Cattolicesimo nel regno.