"Il diciassettesimo numero degli «Annali», confermando una delle sue caratteristiche storiche la circolazione delle idee e dello stato delle ricerche in Europa, si apre con il contributo di Francesc Massip, docente ordinario di Letteratura romanza e Letteratura tardomedievale e moderna all'Universitat Rovira i Virgili di Tarragona dedicato alla ricerca di tracce del Petrarca negli spettacoli delle entrate reali nella confederazione catalano-aragonese. Nella sezione Saggi vi è poi l'ampio saggio di Elena Riva su Il lungo cammino delle italiane verso la cittadinanza attiva, che va ben oltre la storia di genere per entrare a pieno diritto nella letteratura scientifica e storica, occasionata dal centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia. Si ricollega a questo momento la sezione Materiali con i saggi di Ivana Pederzani, Gianni Perna e Sergio Onger che, attraverso le figure del varesino Luigi Grossi, della ticinese Ermellina Dandolo Maselli e la rivisitazione del moto popolare delle Dieci giornate di Brescia, offrono nuovi ed originali spunti per meglio comprendere l'età risorgimentale nell'ottica della periferica, ma non troppo provincia italiana. Non poteva però mancare, in questo numero, la sezione Personaggi del novecento italiano, quest'anno dedicata a Federico Chabod e Carlo Bo. Uno storico e un letterato direbbe la vulgata comune, ma, come dimostrano Maria Luisa Cicalese, ordinario di Storia delle dottrine politiche all'Università degli studi di Milano, ed Ermanno Paccagnini, ordinario di letteratura italiana nell'Università Cattolica del Sacro Cuore, si tratta di una classificazione indubbiamente stretta per due dei più profondi e significativi maestri di cultura civile dell'Italia del novecento. Inoltre questo numero degli «Annali» è arricchito da una nuova sezione: Argomentando. È la risposta ad una serie di sollecitazioni a trattare argomenti e temi poco noti o alla moda nella storiografia nazionale e non, spesso posti in luce da libri e ricerche discussi o innovativi. Così qui si analizzano aspetti della storia regionale, della guerra di successione spagnola e della categoria aperta dello ?ius gentium'. Infine non poteva mancare il primo regesto archivistico e librario del Fondo Aldo De Martino donato dalla signora Carla Inzoli De Martino alla Biblioteca dell'Università Cattolica. Emilio De Martino (1895-1958) fu uno dei fondatori della letteratura e del giornalismo dello sport in Italia. Il figlio Aldo (1927-2006), giornalista anche lui sportivo e, come si diceva negli anni cinquanta, di costume, è famoso per aver tenuto a battesimo «La Domenica sportiva» e per avere come dirigente della sede di Milano della Rai dato vita ad una serie di inchieste e documentari sull'Italia del dopoguerra e del boom economico. L'archivio con i suoi novanta scatoloni e il fondo librario annesso sono una pagina aperta sullo sport, sulla letteratura, la storia, i media e la televisione dell'Italia contemporanea che può aprire nuovi versanti interpretativi nella storia della mentalità e del costume del novecento italiano(...)".