Quali stili di vita favoriscono uno sviluppo equilibrato? Come promuovere in modo durevole la sostenibilità della crescita, contrastando il degrado ambientale? Gli autori dei saggi che compongono il volume, esprimendo una peculiare sensibilità euristica, convengono sull'esigenza di collegare strettamente ecologia umana ed ecologia dell'ambiente per far sì che la sostenibilità, tra controversie di diverso genere, rappresenti una sorta di capitale sociale orientato al bene comune. Tra contrapposti interessi e contese laceranti, a ciascuno è chiesto uno slancio solidale e creativo per attuare quella ?conversione' ecologica la cui rilevanza oggi appare avvertita da ampi settori dell'opinione pubblica. Il libro, che si apre con una preziosa prefazione di Lorenzo Ornaghi, documenta il dialogo multidisciplinare che contrassegna l'attività di ricerca e formazione svolta dall'Alta Scuola per l'Ambiente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Tra i diversi contributi, fondamentale è il tema svolto da M. Crociata, lo sviluppo umano integrale come vocazione e libertà responsabile per la custodia del creato. La sfida di una nuova alleanza tra scienza e ambiente richiede un rapporto virtuoso tra crescita, conservazione e gestione delle risorse fisiche e biologiche esauribili (A. Ballarin Denti). Nel vivo del dibattito sulle policies ambientali, assume particolare significato un'educazione a ben deliberare congiunta con l'esercizio della responsabilità sociale nel mondo economico e finanziario, della comunicazione e del marketing (P. Malavasi). Seguire procedure democratiche e inclusive per l'assunzione di decisioni ambientali implica considerare le determinanti del valore di beni e servizi in connessione con teorie della giustizia sulla cui base distribuire i relativi costi e benefici (S. Pareglio). La svolta della green economy, tra vantaggi e ambiguità, prospetta un consistente mutamento nelle politiche economiche, con attenzione alle scelte di imprese e consumatori, nonché alle effettive possibilità di cooperazione internazionale (R. Zoboli). In questo quadro, si spiega la crescente richiesta di green jobs e la molteplicità di percorsi formativi che le università italiane offrono a chi intende dedicarsi all'esercizio di professioni ambientali (E. Tacchi). Nell'articolata rassegna, il volume considera i temi della mobilità sostenibile (B. Villavecchia), del rischio ambientale nella percezione dell'opinione pubblica (L. Bruzzi), della complessità dei modelli per designare scenari attendibili in ordine a fenomeni quali il climate change e il fabbisogno energetico (Y. Gaspar). L'emergenza educativa, banco di prova essenziale per la complessiva tenuta morale delle società odierne, si coniuga con il dovere di prendersi cura del creato (A. Vischi). Indubbi sono i compiti degli organismi internazionali di fronte ai diritti universali dell'accesso all'acqua e all'alimentazione e quelli della comunità scientifica nell'esplorare nuove frontiere della ricerca in ambito agroalimentare (P.S. Cocconcelli). L'ambiente conteso richiede analisi multisettoriali e strumenti partecipativi (I. Beretta), chiama in causa scelte politiche e innovazione tecnologica, progettualità educativa e competenze per la sostenibilità (C. Birbes). Ricerca e formazione tra scienza e governance dello sviluppo umano.