Ci si reca al mercato per acquistare o scambiare beni, per combinare affari, ma anche per fare incontri e intessere relazioni. Per intrattenersi sulla piazza piuttosto che per comprare l'oggetto di cui si avrebbe bisogno che diventa l'occasione, il pretesto, la garanzia per andare al mercato e lì restare, fino all'eternità. Non a caso il mercato è il luogo simbolico a cui fa riferimento la teoria del bilateral verbal trade (mercato di parola bilaterale), secondo la quale tutte le conversazioni possono essere viste come negoziazioni di beni di parola tra due mercanti, trader venditore e trader compratore, convenuti sulla Piazza del Mercato con la speranza di un guadagno. Quando il trader compratore va alla Piazza del Mercato con la speranza contingente di guadagnare beni di parola che estinguano i suoi debiti, che riempiano i suoi vuoti, che bonifichino i suoi mali, si parla di commercial trade. È il caso del paziente che va nello studio dello psicoanalista con la speranza di arginare le crisi di panico, ridurre la paura dei ragni, sciogliere il tarlo dell'indecisione, o almeno comprenderne il senso. Quando invece il trader compratore, pur portando con sé paure, confusione, incertezze, disperazione, patimenti del corpo, va alla Piazza del Mercato nella speranza trascendente di restarci per sempre, di ritagliarsi una nicchia di eternità personale, si parla di collateral trade. Questo libro è dunque tutto sulla speranza, l'espérance de gain: speranza di conseguire un guadagno materiale e speranza di aprire all'eternità sulla Piazza del Mercato. Non è facile predire quando la speranza dell'eternità porterà guadagni materiali né in che modo. Ma il lettore attento potrà uscire dall'incertezza, o scegliere di restarci, confrontando la propria esperienza con i ventisette esempi di incontri sulla Piazza del Mercato raccolti nel volume. Frutto dell'esperienza dell'autore, medico psicoanalista, il libro s'indirizza in realtà a tutti i professionisti della parola, a vario titolo coinvolti nelle differenti forme di verbal trade, conversazionalisti, psicoanalisti, insegnanti, giornalisti, studenti delle discipline psicologiche, economiche e forensi.