La festa è finita. Basta con la società del divertimento
(I grilli)EAN 9788831790178
Peter Hahne, giornalista e saggista tedesco molto popolare in Germania, anche per via dei suoi commenti televisivi, nello scrivere questo agile e vivace volumetto aveva l’intenzione di lanciare un impopolare “richiamo all’ordine”; pertanto non si aspettava l’enorme successo che ha avuto, con oltre 900.000 copie vendute in patria.
L’autore fa una lucida ed attenta riflessione sulla malattia spirituale che mina interiormente. l’odierno Occidente. Esso è corroso da una cultura relativistica e permissiva che segue ciecamente il valore dell’apparire e il “principio del piacere”, per cui tende ad imporre la dittatura delle opinioni e del consumo, trasformando la società in uno spettacolo e in una festa permanenti.
Questa impostazione ci ha condotto a perdere il senso della misura e della realtà, del dovere e della responsabilità, scivolando nei vizi tipici dell’eccesso e delle astrazioni. Ne deriva il rifiuto e l’odio per tutto ciò che rievoca i valori spirituali e morali: ecco quindi la crescente emarginazione della Chiesa e persecuzione dei cristiani, abbattendone perfino i simboli più antichi.
Hahne mette in guardia dalle ulteriori conseguenze di questa tendenza ormai plurisecolare. Egli ritiene che questa società stia oggi passando in un momento cruciale, sottoposta ad una crisi interna e ad attacchi esterni che, operando simultaneamente, rischiano di farla esplodere. Ripiegata nell’individualismo e chiusa sul presente, essa non è più capace di agire per il bene comune e di prepararsi un futuro.
Tuttavia, l’offensiva terroristica culminata negli attentati del 2001 agli USA hanno aperto una breccia nella corazza dell’insensibilità occidentale, rivelando la portata della posta in gioco. La festa è finita, bisogna svegliarsi e tornare alla realtà per curare le malattie spirituali che ci hanno condotto a questo stato di catalessi. Hahne propone di riportare al centro della vita civile, anche politica, non solo dei generici valori spirituali, ma la religione stessa, Dio in persona. Solo considerando Dio come misura di tutte le cose, e ponendo la religione al centro della cultura, l’Occidente potrà ritrovare il giusto paradigma culturale che gli permetterà di stabilire una gerarchia di valori e di fini per i quali vale la pena di vivere, crescere, agire e soprattutto sacrificarsi.
Tratto dalla rivista Radici Cristiane n. 23 - Aprile 2007