Il testo nasce dalla riflessione, condotta ormai da diversi anni dal Gruppo Eventi - un'associazione di volontariato romana di cui Livia Crozzoli Aite è, insieme con altri, fondatrice -, sull'esperienza della perdita e del lutto.Per dare sostegno concreto alle persone che hanno perso una persona cara sono sorti da qualche tempo in Italia, e si stanno diffondendo sempre più, i gruppi di auto-mutuo aiuto, nei quali chi ha subito una perdita può confrontarsi con l'esperienza altrui, traendone conforto e dandone a sua volta. Il volume, che raccoglie il contributo di numerosi relatori intorno alla realtà dei gruppi di auto-mutuo aiuto, si articola in tre parti. Nella prima parte (Gruppi di auto-mutuo aiuto: aspetti teorici di base) sono presi in considerazione i punti teorici essenziali: la funzione sociale del gruppo nella comunità, i percorsi di formazione del facilitatore (cioè di chi guida il gruppo), le sue funzioni all'interno del gruppo e le motivazioni che lo sostengono, le dinamiche del gruppo, la relazione tra gruppi di mutuo aiuto e le istituzioni, il problema della presenza del facilitatore professionista nel gruppo e la novità dei gruppi di auto-mutuo aiuto on-line.Nella seconda parte (Lutto, famiglie e individui) sono descritte le problematiche che incontrano i familiari, siano essi bambini, adolescenti o adulti, che si confrontano con la perdita di una persona significativa per la propria vita. Nella terza parte (Testimonianze) sono raccolte le testimonianze di persone che hanno partecipato ai gruppi di auto-mutuo aiuto e le riflessioni dei facilitatori, legate alle loro personali esperienze di attivazione e conduzione di un gruppo. Tra le Appendici a chiusura del volume, particolarmente utile è l'elenco dei gruppi di auto-mutuo aiuto presenti in Italia. Attraverso una panoramica ampia e completa sulle dinamiche dei gruppi di auto-mutuo aiuto, il volume offre un sostegno concreto a quanti si trovano a vivere la perdita di una persona significativa per la loro vita, cercando di favorire il passaggio da una dominante cultura del silenzio e della privatizzazione a una nuova cultura basata sulla condivisione e la solidarietà sociale.