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Descrizione
Lo straordinario sviluppo delle tecnologie biomediche porta con sé il rischio di un approccio riduzionista, che riduce la persona al suo organismo e il malato alla sua malattia.
Contro questa prospettiva "tecnico-medica" Turoldo propone un approccio olistico, ovvero una cura globale della persona malata che tiene conto del dolore non solo fisico, ma anche psicologico e spirituale che si accompagna alla malattia. Quindi l'Autore entra nel merito dell'attuale dibattito sul limite delle cure mediche, sull'accanimento terapeutico, sull'eutanasia e sul testamento biologico.
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Invertendo il percorso usuale che dai casi limite porta poi ai valori, il vol. tratta nella I parte il senso e il significato della vita nelle condizioni della prova e successivamente alcuni casi specifici come l’accanimento terapeutico, l’eutanasia e il testamento biologico. Le norme e il limite hanno importanza in relazione all’etica dei principi e dei valori. Solo così si esce dal riduzionismo medico che tende a confinare la persona e il suo organismo nella sua malattia.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2010 n. 18
(http://www.ilregno.it)
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