Citazione spirituale

Tempo ed eternità in età antica e patristica

di

Ramelli Ilaria


Copertina di 'Tempo ed eternità in età antica e patristica'
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EAN 9788830814127

Disponibile in 20 giorni
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Descrizione
Tipo Libro Titolo Tempo ed eternità in età antica e patristica Autore Editore Cittadella EAN 9788830814127 Pagine 236 Data ottobre 2014 Altezza 21 cm Larghezza 14 cm Collana Studi e ricerche. Sez. storica
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il 13 marzo 2020 alle 09:41 ha scritto:

Trattazione accurata, precisa, minuziosa che, dopo la presentazione più sintetica del primo capitolo sul pensiero della grecità da Omero all’età ellenistica (utile come premessa sulle concezioni di base), si sofferma sugli orientamenti nell’ebraismo e negli autori cristiani declinando la trattazione sul problema dell’eternità secondo il binomio aìdios (=eterno in senso assoluto, rif. a Dio) - aiònios (il perdurare, il perpetuarsi). Mi permetto di osservare subito che l’ampia trattazione, molto ripetitiva, è proprio focalizzata sul tema dell’eternità.

Tre mie considerazioni:
1) Il titolo. Per orientare il lettore, che si basa molto spesso sul titolo per la sua aspettativa, il titolo sarebbe dovuto essere "Il problema dell’eternità in età antica e patristica"(‘tempo’ rimane piuttosto a latere, come analisi).
2) La fatica della lettura di questo libro (che richiede una preparazione ed un interesse particolari nel lettore) merita tale scelta dato che oggi constato, in chi crede e in chi non crede, ‘quasi’ nessuna riflessione sul problema dell’eternità.
3) Il ‘tempo’ in una assai ampia 'problematicizzazione' ci tocca profondamente (quell’‘anima’ di origine platonica, poi in prospettiva aristotelica fino alle considerazioni agostiniane, non è, forse, il nostro essere davanti (autocoscienza) al senso e valore del nostro esistere (ex-sistere), realtà così ampiamente discussa dagli esistenzialisti - e non solo! - del Novecento?). Oggi è realtà quasi vanificata dai mass-media, ed informatici-media, con notizie ‘in tempo reale’, e con realtà virtuale che si sostituisce troppo spesso a quella vissuta, significativa, di impegno, di creatività. Allora perché non partire dal messaggio biblico ("tempo per ogni cosa sotto il sole", Ecclesiste 3, quindi anche tempo per questa lettura)?