ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
PRESENTAZIONE
di Alberto Maggi
"Roba da preti". Quante volte abbiamo sentito questa espressione ! E mai in senso positivo. Si vede che i preti non godono di buona immagine e la loro roba non è molto appetibile.
"Roba da preti" significa a volte qualcosa di riservato a una speciale categoria di persone e comunque al di fuori delle possibilità della gente normale. Altre volte è offensivo: "roba da preti" uguale a roba da sottosviluppati, oppure qualcosa di complicato, di astruso... in tutti i casi non appartenente alla sfera degli interessi delle persone comuni.
Più grave ancora è quando questa espressione viene riferita al messaggio di Gesù. Per molti il vangelo è "roba da preti", qualcosa riservato a specialisti, che non vale la pena conoscere.
Anche parecchi credenti ritengono che tante parti del vangelo siano indirizzate a particolari categorie di persone e il poco rimasto che li riguarda contenga solo formule da credere e precetti da osservare.
Ma la "Buona Notizia" è per tutti.
Tutto il vangelo è per tutti.
Il messaggio d'amore incondizionato da parte di Dio è rivolto a tutti gli uomini. Non è una proposta per preti, ma anche per i laici, per i santi come per i peccatori, per i giusti come per gli immorali e i disprezzati. Nessuno è escluso dall'invito alla pienezza di vita che Gesù fa.
Ma quanti conoscono il messaggio di Gesù?
Quanti lo hanno rifiutato perché è stato loro presentato male?
Quanti lo ignorano completamente?
Quando la Radio Vaticana mi chiese di collaborare realizzando alcune trasmissioni, pensai subito a una proposta di fede per atei, o meglio per quelli che credono di non credere.
Nel fare questo ho tenuto presente l'esempio di uno che di predicazione se ne intendeva certamente: l'apostolo Paolo. Animato dal fuoco del vangelo e dal desiderio di farlo conoscere a tutti, Paolo non ha esitato a farsi pio con i pii e fuorilegge con i fuorilegge (1 Cor 9,21), cioè a usare un linguaggio accettabile dalle diverse categorie di persone alle quali si rivolgeva, convinto che «la fede dipende dall'annuncio» (Rm 10,17).
Ho cercato pertanto di usare un linguaggio non teologico, non clericale, ma chiaro, come lo stesso Concilio suggerisce: «Annuncino [i preti] il mistero di Cristo ai non credenti con una chiara predicazione» (P.O. 11,4).
Nelle trasmissioni sono stati presentati i principali temi della fede cristiana: dalla preghiera alla vita eterna, dalla vocazione alla volontà di Dio.
Molte persone hanno scritto chiedendo di' avere il testo per poter riflettere meglio su quanto ascoltato. Da queste lettere ecco l'idea di pubblicare il materiale del programma "La Buona Notizia è per tutti!" insieme al commento della settimana santa (sempre tenuto alla Radio Vaticana) e al testo della conferenza "Dio ha messo l'eterno nel cuore dell'uomo", tenuta alla Cittadella di Assisi (42° Convegno giovanile sul tema "Catturati dall'effimero?") per completare e rendere più chiari i temi proposti.
Prego il lettore di tener presente che lo stile è quello parlato, quindi differente da quello scritto e, soprattutto, pensato per non credenti.
Grato a Cittadella Editrice per l'iniziativa di questa pubblicazione, ringrazio quanti hanno collaborato alla sua riuscita e auguro a ogni lettore di trovare tanta serenità in queste pagine.