Rossella Valdrè è psichiatra e psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e membro dell’International Psychoanalitycal Association (IPA). Si occupa da molti anni di psicoanalisi allargata ad altri campi del sapere, in particolare su Cinema e psicoanalisi, su cui ha pubblicato numerose recensioni, articoli su riviste italiane e straniere e libri, e cura la presentazione di film in diverse occasioni psicoanalitiche. Altro parallelo campo di interesse è la metapsicologia freudiana e la sua rivisitazione, eventuale, nei mutati paradigmi della psicoanalisi contemporanea. Laureata e specializzata presso l’Università di Genova, ha svolto per uno dei due diversi anni attività istituzionale come Direttore tecnico di strutture riabilitative psichiatriche, per dedicarsi da molti anni all’attività libero-professionale a tempo pieno. È Consulente tecnico d’Ufficio presso il Tribunale per i Minorenni di Genova, e ha svolto attività di Supervisore di gruppi istituzionali e tenuto laboratori liberi presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Genova su “Teoria psicoanalitica” (all’interno della collaborazione del Centro Genovese di Psicoanalisi con l’Università). Ha pubblicato La lingua sognata della realtà. Cinema e psicoanalisi nell’esplorazione della contemporaneità. (Antigone, 2013); Cinema e violenza: banalità del Male nel cinema contemporaneo (Liguori, 2014); e On Sublimation: a path to the destiny of desire, theory and treatment (Karnak, 2014. Traduzione italiana in uscita a Maggio 2015, Mimesis, Milano). Vive e lavora a Genova.
Il libro
Quante cose ci sono in un film non pensate da noi lì per lì, ma in qualche caso nemmeno “sapute” o decise a tavolino, in corso d’opera, dallo sceneggiatore e dal regista! Col suo speciale mix di cultura, profondità e chiarezza, Rossella Valdrè ci accompagna in una rilettura approfondita e a volte spiazzante di alcuni recenti film più o meno famosi, ma tutti significativi per la loro ricchezza interna e per le esperienze che possono produrre in noi. Cinema e psicoanalisi sembrano fatti l’uno per l’altra e questo libro lo conferma in pieno. La novità, qui, risiede nell’accostare ed analizzare alcune pellicole contemporanee apparentemente distanti tra loro, che rivelano invece segrete contiguità e che contribuiscono a farci conoscere meglio la condizione umana di questi nostri anni così difficili da descrivere e da intendere. Il pensiero dell’Autrice va in profondità in modo naturale e aiuta il lettore a proseguire il pensiero dopo l’impatto, non sempre semplice, con film di alta intensità, adatti ad una ulteriore riflessione.