Gesù Cristo figlio di Dio
-Vicenda storica e sviluppi della tradizione ecclesiale
EAN 9788826318677
Il presente saggio è diviso in tre parti, così articolate: il profilo epistemologico della cristologia, la vicenda di Gesù di Nazareth nel suo intreccio tra fede e storia e gli sviluppi della cristologia ecclesiale. Nella prima parte, l’A. esamina il rapporto fede-storia, segnalando pregi e difetti dell’attuale “terza ricerca”. Nonostante siano dedicate all’argomento non poche pagine, Ciola non indica quale sia il significato di “storia”, limitandosi ad affermare che essa è un concetto aperto ad un “senso” e non va intesa in modo positivistico-scientista, per cui ha un legame con la fede. Sarebbe stato utile richiamare qualche aspetto del dibattito odierno, dove emerge che la storia acquista senso in quanto “luogo” in cui emerge l’uomo quale soggetto che tenta di comprendere la propria identità e nutre una profonda aspirazione a salvarsi, mentre sperimenta l’impossibilità di riuscirci autonomamente. È in questo orizzonte che si colloca la lettura cristiana della storia, il cui momento culminante è l’ingresso personale di Dio nel cuore dell’umanità. Il percorso metodologico si apre su varie prospettive che Ciola approfondisce in altrettante tematiche. È nel ritmo pasquale come legge della storia dell’era cristiana che si innesta tutta la novità del Dio di Gesù Cristo: l’amore assoluto di Dio è Amore trinitario e «la Trinità delle persone è il fondamento ultimo della rivelazione della Croce» (116). Opportuno sarebbe stato anche evidenziare che il ritmo pasquale mantiene intatta la stessa forza dialettica della croce, nella quale si riflettono il dramma dell’umanità nel suo rifiuto della forza risanatrice proveniente dalla verità di luce e dalla stessa dimensione agapica e l’annuncio della forza della fede che ha vinto il mondo. L’A. completa il discorso presentando la dimensione cristologica in prospettiva universale, tra escatologia, pneumatologia e protologia. Se è nel quadro trinitario che va collocata ogni affermazione della singolarità, unicità, assolutezza della mediazione universale e salvifica di Gesù Cristo, esso costituisce la vera base di dialogo del cristianesimo con le altre credenze religiose. Tuttavia, è sempre utile ricordare che l’interazione tra escatologia, pneumatologia e protologia nella dimensione cristologica ha quale “perno” la questione della “Persona in Dio”: da un lato, infatti, c’è l’incomprensione del linguaggio di persona attribuito a Dio nel cristianesimo da parte delle religioni apofatiche e mistiche, e dall’altro c’è il problema della concezione della persona nel contesto delle religioni teistiche, le quali riducono il valore della relazionalità e interpersonalità di Dio, interpretandolo solo nella dimensione di un rapporto tra il Mistero e il mondo.
La seconda parte del lavoro presenta la vicenda di Gesù di Nazareth. Il lungo e convincente discorso dell’A. risalta con chiarezza nel XIV capitolo, dove sono presentati i contenuti essenziali delle confessioni di fede e delle cristologie post-pasquali.
All’esposizione della cristologia patristica e conciliare della terza parte vanno riconosciuti due pregi: la completezza della panoramica storica, che arriva sino al secondo Concilio di Nicea e le puntuali precisazioni sul significato di ciascun Concilio. Dopo due capitoli relativamente brevi, in cui l’A. tratteggia la cristologia medioevale e la cristologia tra epoca moderna e contemporanea, si giunge all’ultimo capitolo, dove vengono presentate alcune nuove prospettive, tra le quali anzitutto la cristologia nell’orizzonte della verità/la verità nell’orizzonte della cristologia. Questa duplice traiettoria indica, secondo Ciola, il riconoscimento che la verità di Cristo non è mai accessibile senza la mediazione della verità dell’essere e tale istanza di verità è in relazione con la cristologia ed è da essa beneficamente fecondata. Anche in questo caso, si potrebbe aggiungere che l’evento personale della verità, che si realizza in Gesù Cristo, è incentrato nell’incarnazione e nella Pasqua, ed è un evento nel quale si adempie la rivelazione escatologica del mistero trinitario di Dio e costituisce la norma fondamentale della verità teologica. Altra prospettiva è la proposta di ripensare l’unione ipostatica in senso relazionale. L’A. afferma che questo modo di rileggere l’unione ipostatica può aprire piste inedite, sia sul versante storico-patristico, sia su quello speculativo. Nel primo caso andrebbe rimessa in circolo la tematica relativa al rapporto Padre-Figlio, che era stata ristretta dalla prospettiva calcedonese. Sul versante speculativo la testimonianza della Scrittura su Cristo andrebbe riformulata con categorie che ricavino dalla teologia un’ontologia che comprenda l’essere come relazione. Tuttavia, fino a quando il concetto di Persona – in cristologia – assolve la funzione di esprimere l’identità una di Gesù Cristo, nella duplicità delle sue due nature, che sussistono nella unicità della sua persona di Verbo incarnato, l’aspetto della relazionalità resta sullo sfondo. Dispiace non trovare, alla fine di ogni parte, delle linee di sintesi o dei rilievi conclusivi che meglio avrebbero aiutato il lettore a muoversi nel mare magnum delle questioni trattate. La bibliografia raccolta, di volta in volta, per i temi di studio, invece, è specifica per i singoli argomenti trattati. Questo saggio di cristologia costituisce un valido strumento di studio e di approfondimento non solo per gli studenti, ma anche e soprattutto per gli specialisti che vi troveranno rimandi bibliografici, spunti, citazioni e note molto interessanti. A confine tra approccio ontologico (l’identità di Gesù quale Figlio di Dio) e prospettiva storico-funzionale (l’opera e la missione di Gesù, il Messia), la cristologia che ci propone Ciola non è né meramente dall’alto – anche se recupera la dimensione trinitaria e pneumatologica del vissuto di Gesù, il Nazareno –, né esclusivamente dal basso (secondo l’orizzonte kerygmatico o storico), bensì una cristologia pensata a partire dalcentro, dal cuore della regula fidei.
Tratto dalla rivista "Rassegna di Teologia" n. 2/2014
(http://www.rassegnaditeologia.it)
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