Parole di vita (2012)
-L'eredità di san Paolo. Seconda lettera ai Tessalonicesi
EAN 9788825032048
Disponibilità immediata
CHI HA ACQUISTATO QUESTO PRODOTTO HA SCELTO ANCHE
DETTAGLI DI «Parole di vita (2012)»
Tipo
Libro
Titolo
Parole di vita (2012) - L'eredità di san Paolo. Seconda lettera ai Tessalonicesi
Editore
Edizioni Messaggero
EAN
9788825032048
Pagine
64
Data
gennaio 2012
Peso
117 grammi
Dimensioni
17 x 24 cm
COMMENTI DEI LETTORI A «Parole di vita (2012)»
ALTRI SUGGERIMENTI
-
-
6,50 €
-
6,50 €
-
-
6,50 €
-
6,50 €
-
-
-
7,00 €→ 6,65 € -
6,50 €
-
6,50 €
-
-
6,50 €
Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.
I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).
Prof. Stefano Coccia il 21 settembre 2015 alle 17:42 ha scritto:
Questa rivista è molto preziosa perché riesce a far comprendere molto bene alcuni aspetti dei libri biblici che trattano durante l'anno. Sono stato contento di aver comprato questo volume perché mi ha aiutato a leggere meglio la seconda lettera ai Tessalonicesi che purtroppo durante il corso di Teologia il professore non l'ha citata per niente. Il primo articolo è molto interessante, dà un occhiata veloce sul contenuto e sulla struttura della lettera per poi passare alla relazione tra la prima e la seconda lettera ai Tessalonicesi. Il secondo articolo, scritto da De Virgilio, a mio avviso un grande esegeta, analizza la prima parte della lettera (il capitolo primo) in cui Paolo offre alla comunità di Tessalonica, che sta vivendo delle persecuzioni, un'incoraggiante interpretazione circa il "giudizio finale" di Dio. Un articolo su un argomento molto caldo è quello di Pinto che tratta del lavoro e dice che chi non vuol lavorare pecca. Il lavoro caccia i vizi derivanti dall'ozio secondo Seneca. Vivere senza regole è sinonimo di stoltezza, ma Paolo è l'esempio per antonomasia di colui che lavora per il proprio sostentamento senza essere di peso alla comunità anche se ne aveva tutti i diritti visto che era un apostolo, ma lui vuole essere un modello da imitare. "Chi non vuol lavorare neppure mangi": nessuno ha saputo indicare una frase veramente simile in tutta la sapienza ebraica o greca. Questa è una norma di vita ufficiale e autorevole che sanziona la condotta oziosa di alcuni membri della comunità. Un altro articolo molto interessante è quello di Rainini che approfondisce il tema del figlio della perdizione, l'anticristo e ciò che lo trattiene. Lui parte dai riferimenti biblici, passando dai Padri della Chiesa, dal medioevo fino all'età moderna, dove ha trovato molto spazio sia nella letteratura che nella cinematografia.