Francescanesimo passato prossimo

La collana che accoglie il testo del noto studioso milanese Merlo, ha lo scopo di riscoprire e approfondire il carisma francescano e del movimento che da lui ha preso avvio. Gli ambiti privilegiati sono la storia e la spiritualità, mentre l'ispirazione è di «memoria» e insieme di «profezia». In questo volumetto l'autore raccoglie in 12 brevissimi capitoli più una conclusione, interventi a convegni, scritti già pubblicati più o meno di recente in varie sedi «che hanno un prevalente intento divulgativo ma che sono tratti da ricerche di rigoroso impianto scientifico» (p. 5).

L'obiettivo che l'autore si propone è di invogliare il paziente lettore, che non sempre è un conoscitore della storia medievale e francescana, a leggerli in futuro, mentre il lettore esperto nello studio di questo periodo, già dal titolo dei capitoli può trovarvi un nesso contenutistico. Non è possibile, in questa sede, dare conto del ricco contenuto dei vari capitoli, per cui ci limitiamo a indicarne solo il titolo: «Da frate Francesco all'Ordine dei frati Minori»; «Chiara d'Assisi: il francescanesimo al femminile?»; «Da frate Francesco al francescanesimo: fedeltà e riletture»; «Frate Francesco e il denaro»; «Francescanesimo (e francescanesimi)»; «Frati Minori tra eremi e città»; «L'avventura francescana e minoritica nel Duecento»; «La lunga storia del francescanesimo e dei frati minori»; «Domande su frate Francesco»; «L'ambiguo minoritismo di frate Giovanni da Capestrano»; «Il francescanesimo come rischio»; «Il francescanesimo locale»; «Forse una conclusione.La storia di frate Francesco, in sintesi».

Le fonti da cui attingono sono soprattutto gli Scritti di san Francesco, privilegiando la Regula non bullata del 1221, quella bullata del 1223 e il Testamento del 1226 ritenuti giustamente indispensabili per conoscere l'esperienza cristiana di Francesco e l'evoluzione del suo Ordine, e per comprendere la nota espressione dall'intuizione all'istituzione, coniata da Desbonnets. Pagine interessanti sono dedicate alla nascita, allo sviluppo e all'importanza dell'Osservanza francescana a proposito della quale l'autore sottolinea il ruolo svolto da frate Giovanni da Capestrano. Questi, dopo avere contribuito in maniera determinante alla canonizzazione di san Bernardino da Siena, una delle colonne dell'Osservanza, avvenuta nel 1450, a soli sei anni dalla morte, si dà alla promozione dell'Ordine e alla repressione inquisitoriale nelle regioni ultramontane adottando però una metodologia in netto contrasto con il cap. 16º della Regula non bullata del 1221 e il cap. 12º di quella bullata del 1223. «Frate Giovanni da Capestrano vive con piena adesione e con grande rigore le evoluzioni in senso dominativo del francescanesimo: l'ambiguità del suo minoritismo sta tutta qui, perché la dimensione dominativa, in quanto tale, rispetto alla «buona novella» è ambigua» (p. 67).

Come conclusione del volumetto l'autore dedica venti pagine a una sintesi breve ma completa della vita di san Francesco, la quale rende ragione e in certo modo permette anche ai non iniziati di comprendere qualcosa della problematica dei capitoli precedenti. Anche se Giovanni Grado Merlo si prefigge con questo volumetto uno scopo divulgativo, in realtà, a nostro modesto avviso, per entrare nella dinamica dei temi affrontati è quanto mai utile, se non indispensabile, una conoscenza della storia medievale e francescana.

Tratto dalla Rivista "Il Santo. Rivista francescana di storia dottrina arte" L, 2011, fasc. 1
(http://www.centrostudiantoniani.it)