«La santità in viaggio»
-Lettere, libro delle relazioni
(Biblioteca Riv.storia lett. e rel. Testi)EAN 9788822262189
La ricerca sottesa a questo poderoso lavoro è dovuta a Giacomo Jori e a suor Maria Imelda dell’Eucaristia, del Carmelo di Moncalieri, e si presenta molto articolata e varia. La Beata Maria degli Angeli (1661-1717) infatti, appartenendo alla nobiltà torinese, Marianna figlia del conte Giovanni Donato Fontanella e di Maria della nobile famiglia dei Tana di Santena, ha giocato un ruolo molto particolare nella vita sociale e politica e non solo ha impegnato la sua vita di carmelitana in quella che, giustamente, viene sintetizzata nelle parole “santità in viaggio”.
Il primo capitolo presenta il carteggio con i direttori di coscienza, le relazioni autobiografiche e altri scritti, inquadrando così la personalità della Beata fra il 1678 e il 1713. Il secondo capitolo restituisce le lettere fra il 1677 e il 1715, ai familiari, superiori e altri religiosi. Il terzo capitolo raccoglie tutte le lettere ai superiori dell’Ordine, conservate nell’Archivio Generale dei Carmelitani Scalzi di Roma. Il quarto capitolo dal 1713 al 1717 fa conoscere la beata in relazione ai sovrani. Il quinto capitolo contiene la corrispondenza varia. Il sesto capitolo è dedicato interamente alle lettere spirituali e alla maturità. Come balza evidente tutte le singole tessere si ritrovano coagulate in lei, Maria degli Angeli: «su cui solo in anni recenti è caduto l’oblio», perché la sua fama di santità attraversò i secoli nel Settecento e nell’Ottocento, grazie anche a Silvio Pellico e a don Bosco che ne pubblicò una biografia. Sullo sfondo rimane «un paesaggio di storia religiosa e della pietà degli Stati Sabaudi» con il perno su di una donna che godeva di prestigio pubblico, in «dialogo con la città e i suoi ceti» che si consolida «fra l’articolazione laica e quella sacra del potere, quando da “secretum” mistico, da esperienza spirituale che si consuma nella coscienza, nelle celle del monastero, il fenomeno estatico, come nella scena berniniana della Cappella Cornaro, diventa ostensivo “theatrum”, prima di core quindi pubblico».
Con una nota di profetismo che trapassava gli eventi a lei coevi e la trovava monaca carmelitana protagonista di eventi politici e grandi doni spirituali. Venne beatificata da Pio IX il 25 aprile 1865.
Tratto dalla Rivista di Vita Spirituale n. 4-5/2013
(http://www.vitaspirituale.it)