Fuori catalogo
Descrizione
Ancora oggi essere cristiano può voler dire andare incontro al martirio. È questa la storia di Shahbaz Bhatti, martire per la libertà. Una trentina di colpi in tutto, quasi due minuti d'inferno. Sulla fiancata del veicolo hanno lasciato fori di proiettile grandi come palle da biliardo. Shahbaz Bhatti è stato trascinato fuori dall'auto da tre uomini con il volto coperto, e giustiziato senza pietà. Sugli interni del sedile posteriore color beige è rimasto il suo sangue, schizzato ovunque, e i suoi documenti di lavoro. A terra, i vetri in frantumi del finestrino. Shahbaz Bhatti è stato ministro per le Minoranze Religiose del Pakistan dal 2008 al 2 marzo 2011, quando è stato ucciso da un commando di terroristi talebani. Nato nel 1968 da una famiglia cattolica, uomo di profonda fede, di lungimirante sapienza e di tenace carità, attento ai poveri, agli oppressi e ai bisognosi, tessitore instancabile di dialogo interreligioso, ha dedicato la sua vita affinché fosse garantita la libertà di tutte le minoranze religiose nel suo Paese. "Qui c'è un martire che ha pagato per la sua fede, lui non è stato ucciso perché era un ministro qualsiasi del governo pakistano, lui è stato ucciso perché si era battuto per la libertà di tutte le minoranze religiose, questa è la verità-. (on. Franco Frattini)
Continua
CHI HA ACQUISTATO QUESTO PRODOTTO HA SCELTO ANCHE
DETTAGLI DI «Morte di un blasfemo»
Recensioni di riviste specialistiche su «Morte di un blasfemo»
Con taglio giornalistico (l’a. lavora a Il Sole 24 ore) viene ricostruita la vicenda del ministro federale per le Minoranze religiose ucciso in Pakistan un anno fa da alcuni estremisti islamici, a causa della sua azione in difesa di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte nel 2010 per l’accusa di blasfemia. Cf. Regno-att. 2,2011,5; 6,2011,148.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2012 n. 6
(http://www.ilregno.it)
ALTRI SUGGERIMENTI
TAGS DI «Morte di un blasfemo»
REPARTI IN CUI È CONTENUTO «Morte di un blasfemo»